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    Torino, Mihajlovic: 'Champions? Ora l'obiettivo è l'Europa League. Fra qualche anno chissà...'

    Torino, Mihajlovic: 'Champions? Ora l'obiettivo è l'Europa League. Fra qualche anno chissà...'

    • Andrea Piva
    Vigilia di Torino-Lazio e, come sempre prima di una partita, il tecnico granata Sinisa Mihajlovic ha presentato la partita in conferenza stampa. Queste le sue parole: 
    “Ogni allenatore è pagato per fare delle scelte, in campo vanno solo undici giocatori e gli altri stanno fuori. Quando un giocatore ha la possibilità di giocare è importante che sappia sfruttare l’occasione, per sfruttarla devi continuare a lavorare bene quando non giochi. Se adesso Baselli e Zappacosta giocano il merito è loro. Per un allenatore è importante avere tante scelte, io ho 22 giocatori allo stesso livello, che non sono né titolari, né riserve. Questo è anche più bello per un allenatore”.

    “Questo squadra può ancora migliorare, dobbiamo essere più aggressivi, possiamo recuperare a più palloni con i giocatori che abbiamo. Dobbiamo giocare con la giusta rabbia ma senza frenesia, dobbiamo usare sempre la testa. Quando sapremo mixare bene la voglia con la testa allora potrà essere un grande Toro. Questa è una squadra che è fatta di cuore ma anche di qualità. Possiamo migliorare ma ci serve tempo, l’importante è che la squadra continui a lavorare come sta facendo. Io non voglio che si vada in campo solo a lottare, voglio anche che si giochi bene. Questa squadra penso che giochi anche bene, che abbini qualità a quantità. Siamo il secondo attacco della serie A, pur avendo sbagliato tante occasioni. A me piace questa squadra perché gioca sempre per vincere, non per non perdere. A volte ci prendiamo qualche rischio in più ma a me piace così. Possono cambiare gli avversari, il nostro modo di giocare, ma non deve cambiare il nostro spirito: se una squadra ci vuole battere deve sudare molto”.

    Mihajlovic ha poi parlato della Lazio e del suo passato da calciatore biancoceleste. “Con la Lazio è una sfida di alta classifica, questo deve un motivo si orgoglio per noi. Noi dovremmo fare attenzione a Immobile, ma non solo, loro però dovranno fare attenzione a Belotti. Se giochiamo da Torino possiamo vincere. Ho molto rispetto per la Lazio, è stata una parte importante della mia vita sportiva ma ora sono al Toro e domani cercherò di vincere”.

    Il tecnico granata, interpellato sulla possibilità della squadra di lottare per la Champions fra qualche anno, ha risposto così: “Io credo di essere uno dei pochi allenatori che dichiara apertamente l’obiettivo. Da qua a pensare alla Champions la strada è lunga, è lunga anche per arrivare all’Europa. Conoscendo il presidente, che è molto ambizioso, penso che farà di tutto per portare il Toro dove merita di stare. Penso che l’obiettivo del presidente è anche quello, alzare l’asticella, cambiare la mentalità e far diventare il Toro una squadra che ogni anno possa andare in Europa. Ora però restiamo concentrati sulla partita di domani”.

    Mihajlovic ha poi parlato dei centrocampisti a sua disposizione “Tutti i nostri centrocampisti hanno caratteristiche diverse, per me sono però tutti titolari. In queste tre partite giocheranno un po’ tutti. Lukic sta migliorando, si sta impegnando molto ma ha anche il problema con la lingua, non parla ancora bene l’italiano è questo è un problema. Ha tutte le qualità per poter giocare, poi dipenderà sia da lui che da suoi compagni”.

    “Domani un possibile calo di tensione da parte dei giocatori? Può succedere, spero per loro che non succeda però. Questa settimana però ho visto i ragazzi sempre lavorare bene, non mi hanno mai fatto arrabbiare. Io cerco sempre di tenere la tensione alta, a volte ho anche pensato di sospendere gli allenamenti per paura che qualcuno si facesse male, perché ho visto la squadra allenarsi con la giusta tensione”.

    Infine, prima di lasciare la conferenza stampa, Mihajlovic ha voluto fare un appello ai tifosi: “Vorrei fare un appello ai tifosi: domani vorrei uno stadio pieno. Vorrei che tutto lo stadio fosse granata. Noi promettiamo di metterci le gambe, loro ci devono mettere voce e colore, mi piacerebbe che domani tutti i tifosi vengano allo stadio con una maglia o una sciarpa o una bandiera granata. Vorrei lo stadio infuocato perché così sarà difficile batterci”.

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