Torino, Longo: 'Apriamo il Filadelfia, i tifosi ci aiutano. Verdi un top, Zaza con Belotti si può. Sul modulo...'
“Da cosa ripartire dopo la partita di Lecce? Dobbiamo avere la forza di iniziare a pensare in maniera diversa, iniziare a pensare positivo. Approcciarci con grande coraggio e autostima. Questa è una squadra che deve dimostrare la qualità che possiede e che ultimamente non è riuscita a esprimere. Bisogna far leva sulle condizione mentale, per fa sì che il livello dei giocatori torni quelli che ci avevano abituato”.
Poi sul suo arrivo: “Mi auguro e spero che il mio arrivo possa riallacciare il clima di positività tra squadra e tifosi, anche perché questa è una tifoseria che conosco bene e che stimo molto perché so quanto più dare. Ma dobbiamo essere noi i primi a trascinare l’entusiasmo con prestazioni all’altezza del blasone e delle possibilità. Mi auguro che i tifosi ci diano una mano per sovvertire questa stagione”.
Longo ha parlato anche del suo contratto: “L’accordo che ho è fino al 30 giugno, è un accordo che abbiamo trattato in maniera serena. Poi, in base a quello che ci scambieremo in questi mesi, a giugno potremmo ritrattare. Ma non è la mia priorità pensare al futuro, ora penso solo al presente”.
Sul Filadelfia: “Il Filadelfia per quanto sarà possibile resterà aperto. Spero di poterlo tenere aperto per più giorni possibile. Questo per me è un gesto naturale per alimentare quel discorso di positività intorno alla squadra, voglio dare la possibilità alla squadra di starci più vicino di quanto possa fare solo la domenica. Io sono cresciuto con quel piazzale aperto, so cosa voglia dire poter chiacchierare lì. Oggi non apriremo le porte del Filadelfia solo per una questione di tempistica, ma da domani lo saranno. Sarà chiuso solo gli ultimi giorni quando ci sono situazioni particolari da provare”.
Sul paragone con il percorso di Simone Inzaghi alla Lazio: “Quello della Lazio con Inzaghi è un esempio positivo per quello che ha saputo costruire. Nell’anno in cui io sono andato a Vercelli ,lui stava andando a Salerno, poi se ricordo bene l’accordo della Lazio con Bielsa venne meno e lui è stato bravo a costruire questo percorso. Ma non mi serve questo esempio per trovare entusiasmo, l’entusiasmo per questa esperienza non mi manca”.
“Rapporto con la Primavera? Per tutti i club i settori giovanili sono importanti, io cercherò di montare al meglio i ragazzi della Primavera, se mi dimostrano di meritare la Prima squadra non esiterò a dare l’opportunità a qualche giovane”.
“Seguendo il calcio a 360° non ho potuto non seguire anche le partite del Torino, è lampante dire che le ultime sono state sconfitte lampanti per una squadra con queste qualità. Le partite si possono perdere ma quello che è venuto meno è l’atteggiamento. Noi questo non ce lo possiamo permettere. Dovrò trovare io la chiave giusta per riaccendere la fiamma e far sì che queste prestazioni non riaccadono più. Già da sabato dobbiamo cercare di offrire una prestazione gagliarda, quella che il Toro deve fare per onorare questa maglia. Poi, se saremo nelle condizioni di tirare la volata, è giusto che il Toro provi a farlo”.
Sul modulo che utilizzerà ha invece dichiarato: “Io sono nato e cresciuto con una difesa a quattro e se dovessi costruire io la squadra, lo fare magari con una difesa a quattro. Anche a Vercelli ero partito così, poi per via di un infortunio avevamo cambiato passando alla difesa a tre e ci siamo salvati. A Frosinone era stata costruita una squadra per il 3-5-2 e avevo continuato così. Questo Toro è stato costruito per giocare con la difesa a tre, ma poi ci sono dei giocatori che permettono di passare a quattro”.
“Quando si subentra bisogna avere il dono della sintesi, troppi concetti non hai il tempo di trasferirli. Questa settimana in quattro giorni non si può riempire la testa dei giocatori con troppi concetti, ma bisogna inserire nella testa dei giocatori i più importanti”.
“In una squadra di calcio tutti devono sentirsi coinvolti e stare sulla corda per giocare la domenica, chi mi darà i segnali migliori poi giocherà. Quelli che no giocano hanno la stessa importanza di quelli che non giocano”.
“Per il mio passato qui, nei momenti di difficoltà e non, si è sempre parlato di un mio possibile ritorno. Ma poi questo sarebbe dipeso da vari fattori. Tornare mi dà molte emozioni, ma devo rimanere anche un po’ staccato perché si tratta di lavoro”.
Poi sugli attaccanti: “Zaza e Belotti insieme? E’ vero che mi piace giocare con due attaccanti, ma poi dipenderà anche dalla loro disponobilità. Conoscendoli, però, mi daranno sicuramente la loro disponibilità. Edera e Millico? Se sono qui è perché se lo sono meritati. Lo però sanno benissimo che dovranno dimostrare poi sul campo”.
Il neo allenatore del Torino ha parlato anche delle pressioni dell’ambiente: “Non ho avuto ancora tempo per rispondere sui social o in altre situazioni ai tifosi. Il nostro lavoro è fatto sempre di grandi responsabilità, credo che non ci sia un posto più rischioso di un altro. Magari c’è un po’ più di aspettativa perché sono cresciuto qui e la grandezza della piazza poi crea aspettative”.
Longo ha infine parlato di Verdi: “Verdi è un giocatore con grandissimi mezzi, con grandi qualità, capace di calciare sia con il destro che con il sinistro. Credo che partendo più defilato e accentrandosi possa rendere al meglio, ma voglio parlarci e vederlo per capire quali sono le zone di campo dove può rendere al meglio”.