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    Torino, Leo Junior: 'Juve, Ronaldo non è imbattibile'

    Torino, Leo Junior: 'Juve, Ronaldo non è imbattibile'

    L'ex giocatore del Torino Leo Junior ha parlato alla Gazzetta dello Sport prima del derby tra Toro e Juve: “Come potrei dimenticare quel primo derby? Sono arrivato nell’estate del 1984 e il primo giorno, al raduno, i tifosi mi hanno detto che dovevamo battere la Juventus. Io sapevo che la Juve era campione d’Italia e aveva tre campioni del mondo che mi avevano già dato un dispiacere al Mondiale in Spagna – Cabrini, Scirea e Tardelli – più due stranieri fortissimi, cioè Platini e Boniek. In quel primo derby, però, non avevamo paura di niente, nemmeno dopo il gol del vantaggio di Platini. Pareggiò Francini. Poi all’ultimo minuto, su un mio calcio d’angolo, Serena segnò il gol del 2-1. Una goduria doppia, proprio sotto la Maratona”.

    Quel derby è il ricordo più bello dei suoi tre anni a Torino?
    “A livello calcistico sì. A livello umano, invece, il ricordo più bello è legato al giorno in cui è nata mia figlia Giuliana. Era il 14 marzo 1986 e così anche lei sarà legata per sempre a Torino, anche se oggi insegna danza e segue poco il calcio”.

    La Juve di oggi è ancora più forte di quella che lei aveva battuto nel suo primo derby: come può fare il Toro a fermarla?
    “Io dico che non ci sono squadre imbattibili, nemmeno questa Juventus che macina record. L’importante è andare in campo senza paura, come abbiamo fatto noi quel giorno, perché il Toro è il Toro e può fare qualsiasi impresa”.

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