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Torino-Juve, le pagelle di CM: Chiellini gigante, Locatelli decisivo. McKennie e Kean involuti. Juric sbaglia, che Singo!
Torino
Milinkovic-Savic 6,5: dopo un primo tempo da spettatore non pagante, nella ripresa sfodera una grande parata sul colpo di testa di Alex Sandro. Non può invece nulla sulla precisa conclusione dal limite di Locatelli che decide la partita.
Zima 6,5: è il giovane difensore ceco il giocatore scelto da Juric per sostituire quest’oggi lo squalificato Djidji. Non si fa intimorire dagli avversari ed è sempre attento in fase difensiva: buona la sua prestazione.
Bremer 6,5: Kean gli sfugge via nella prima azione della partita poi non vede più la palla. Merito del difensore brasiliano che per tutto il primo tempo riesce costantemente ad anticipare l’attaccante avversaria. Anche nella ripresa la prestazione del difensore non cala.
Rodriguez 6: nei minuti finali del primo tempo è decisivo opponendosi a una conclusione di Locatelli. Attento in fase difensiva concede molto poco agli attaccanti avversari.
Singo 6,5: spinge con insistenza sulla fascia destra e in un paio di occasioni riesce anche ad arrivare alla conclusone dal limite, senza però molta fortuna. Il giovane terzino del Torino continua a crescere di partita in partita.
Pobega 6: in mezzo al campo sa come farsi valere. Sfrutta al meglio i suoi centimetri e i suoi chili per recuperare palloni e interrompere le azioni avversarie. Bravo anche quando è chiamato a gestire il pallone in fase offensiva. Nel secondo tempo rischia il fallo da rigore con un intervento al limite su Cuadrado che Valeri giudica però regolare.
Mandragora 5: nel primo tempo impegna Szczesny con una bella conclusione dalla distanza. Come molti suoi compagni, dopo un buon primo tempo cala nella ripresa finendo per essere travolta dai centrocampisti avversari.
Aina 6: è autore di un buon primo tempo. Sulla fascia sinistra riesce a combinare bene con Brekalo creando diverse insidie alla difesa della Juventus. Attento anche in fase difensiva. Cala leggermente nella ripresa, forse per la stanchezza, e Juric al 20’ lo richiama in panchina.
(Dal 20’ s.t. Ansaldi 6: è decisivo quando, a una decina di minuti dalla fine, anticipa Chiesa che si apprestava a spingere in rete il pallone servitogli da Rabiot)
Lukic 6: la prima occasione della partita del Torino capita proprio al numero 10 granata che di testa, su rimessa laterale di Aina, non trova la porta avversaria per una questione di pochi centimetri. Gioca una partita anche di sostanza e, dopo il giallo che riceve, viene richiamato in panchina.
(Dal 20’ s.t. Linetty 5,5: non offre la stessa prestazione del compagno che sostituisce).
Brekalo 6: partita dai due volti quella del trequartista croato. Nel primo tempo riesce a mettere in mostra le sue qualità tecniche e crea anche diverse insidie alla retroguardia avversaria, nel secondo tempo finisce invece per sparire di fatto dal campo.
(Dal 39’ s.t. Rincon: sv),
Sanabria 5: l’anno scorso era stato il grande protagonista del derby con la sua doppietta, oggi è il giocatore del Torino che appare più in difficoltà. Viene contenuto molto bene dalla coppia di difensori centrali della Juventus e non riesce quasi mai a vedere il pallone.
(Dal 32’ s.t. Baselli: sv)
All. Juric 5: il suo Toro dura solamente un tempo, poi nella ripresa sparisce dal campo e abbassa sempre di più il proprio baricentro. I cambi che Juric decide di fare non aiutano e nei minuti finali, con il gol di Locatelli da recuperare, la squadra granata si ritrova senza attaccanti e trequartisti veri in campo, ma solamente imbottito di mediani e mezzali,
Juventus
Szczesny 6,5: altra prestazione sicura, senza paura. Forse il peggio è davvero passato.
Danilo 6: Brekalo impone massima attenzione, a lui non manca mai.
De Ligt 6,5: altra bella dimostrazione di fiducia da parte di Allegri, che lo ha lanciato titolare sia contro Chelsea che nel derby. Risponde presente.
Chiellini 7: il derby è la sua partita, col Toro non ha mai perso in 18 partite, giganteggia anche a campo aperto
Alex Sandro 7: sa tornando con continuità ad alti livelli, il migliore della Juve fino al gol di Locatelli.
Bernardeschi 5,5: largo a destra, compie di nuovo un passo indietro dopo la bella prestazione col Chelsea. Meglio al centro del campo e quindi del gioco, nella ripresa, quando però sbaglia sempre la misura della giocata decisiva (35' st Kulusevski sv: dieci minuti più recupero è forse troppo poco per arrivare a un giudizio, ma questa volta entra bene sullo 0-0, tiene palla e non la perde, colpisce pure un palo).
McKennie 4,5: in avvio due occasioni, di cui una clamorosa, le fallisce entrambe. Confuso lui, confonde i compagni, incredibilmente involuto
Locatelli 7,5: c'è da soffrire, soffre coi compagni. E poi decide il derby, quello dei tifosi, da tifoso.
Rabiot 6: un paio di strappi importanti, contiene la fisicità di Pobega, poi sbaglia qualche palla in profondità che andava gestita meglio.
Chiesa 6,5: stavolta fatica a prendere le misure della difesa granata, poi trova la giocata che apre a Locatelli lo specchio della porta (44' st Kaio Jorge sv).
Kean 5: un guizzo in avvio che spreca al momento della conclusione, letteralmente sovrastato da Bremer in ogni circostanza. Esce all'intervallo (1' st Cuadrado 6,5: con lui in campo è un'altra Juve, fonte di gioco supplementare, inesauribile).
All. Allegri 6,5: la Juve parte forte, poi cede il passo al Toro, infine cambia qualcosa e la vince. Ed è Allegri ad aver cambiato, giustamente, nell'intervallo. Sta ritrovando il tocco a partita in corso, dopo Napoli sono cinque vittorie e un pareggio.