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Torino, Juric: 'In Croazia sappiamo cosa significa essere attaccati dai più forti. Gli altri guardavano, anche voi'
Juric ha anche parlato della guerra che si sta combattendo in Ucraina: "Noi in Croazia sappiamo cosa significa essere attaccati dai più forti, ci hanno massacrato per anni e poi siamo riusciti a riprendere quello che è nostro. La reazione della nazionale della Polonia, che non vuole giocare contro la Russia le qualificazioni ai Mondiali, è il minimo. Penso che la reazione in generale sia stata troppo blanda. Su tutti i livelli bisognerebbe agire con più energia, noi lo abbiamo subito e altri guardavano, anche voi. So come ci si sente, bisogna fare il massimo per fermarsi o per costringere altri a farlo”.
Il tecnico è poi tornato a parlare di calcio. Su Belotti: "Mi aspetto tanto, deve avere fame e voglia di dimostrare e questo mi aspetto da lui. Ha dato un accenno di cose positive ma ora è arrivato il momento che dia tanto visto che è mancato quasi tutto l’anno".
Poi su Ricci: "Ricci sta bene, c’è concorrenza e deve conquistarsi il posto, gioca chi sta meglio. Lui si allena bene, sta imparando tanto. Pobega? C’è la possibilità torni al suo posto, sì. Su di lui sulla trequarti c’è da lavorare, ci sono state cose positive ma è un’opzione".
Su Brekalo: "Brekalo? Ora trova meglio la posizione rispetto all’inizio, è un ragazzo giovane che ha voglia di imparare, questa è la sua crescita, prima andava solo a destra ora va anche a sinistra, ha ancora ampi margini di miglioramento".
Infine, sulla questione portiere: "Milinkovic-Savic? Ha fatto degli errori ma non sono d’accordo con tutti gli errori che elencate, per esempio con il Sassuolo è incolpevole o col Venezia. Sicuramente sono contento nel globale con la sua stagione, sono anche consapevole che ultimamente qualche errore gli sta scappando. Ha la mia piena fiducia, capitano piccoli cali, ma non lo vedo come si sta dicendo, si sta amplificando tutto. Ha bisogno di tutto il sostegno".