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    Torino, Juric: 'Ecco quando torna Schuurs. Al futuro non penso'. E su Popa...

    Torino, Juric: 'Ecco quando torna Schuurs. Al futuro non penso'. E su Popa...

    • Andrea Piva
    Alla vigilia di Torino-Monza, Ivan Juric ha così presentato la partita in conferenza stampa: "Il Monza gioca bene a calcio, ha giocatori tecnico, hanno un'idea di gioco e sono una squadra completa".

    Sugli infortunati: "Schuurs salta la partita di domani ma può recuperare per quella successiva, non è un infortunio grave. Radonjic invece ne avrà ancora per un po', anche Aina e Vieira sono ancora fuori. Zima torna oggi dal centro dove è stato per recuperare".

    Sulle emozioni provate il 4 maggio a Superga: "Il 4 maggio è sempre molto emozionante, vedere così tanta gente è bello. Anche per Buongiorno sono contento, pure per lui è stata molto emozionante". 

    Sul finale di stagione: "Abbiamo cinque partite molto impegnative davanti, due scontri diretti per l'ottavo posto per mettere la ciliegina sulla torta. Sono molto contendo del cammino che abbiamo fatto finora, dobbiamo mantenere l'intensità mentale. Dobbiamo credere molto nel gioco, mettere quella determinazione che ha messo anche Buongiorno nel gol alla Sampdoria. E' fondamentale vincere queste gare come quelle di domani. Vedo una crescita importante sopratutto da quando è arrivato Ilic sul centrosinistra, sarebbe davvero un peccato non sfruttare queste occasioni. Dobbiamo dare il massimo. Penso che comunque abbia fatto meglio di quelle che erano le mie aspettative". 

    Sul rendimento fino a questo punto della stagione. "Rendimento altalenante? Secondo me non abbiamo un rendimento altalenante, questa squadra secondo me si è sempre espresso su alti livelli. I risultati non sono stati sempre buoni? Questo è perché non siamo una squadra da Champions". 

    Su Miranchuk: "Miranchuk è un giocatore importante, ha sempre fatto bene per me. Bisogna un po' dosare i giocatori, l'altro giorno mi è piaciuto come Seck ha interpretato il primo tempo, giocando con serenità". 

    Su Sanabria: "Sanabria è il nostro attaccante di riferimento, anche contro la Sampdoria poteva fare due gol, si è mosso sempre bene. Pellegri deve ancora trovare la migliore condizione". 

    Sul suo futuro e sull'imminente acquisto di Popa: "Il futuro? Non ci penso ancora, sono concentrato solo su questa stagione. Popa? Non lo conosco. Se mi fido degli osservatori? Ognuno fa il suo lavoro".

    Sul rapporto con Palladino: "C'è grande amicizia e stima con Palladino, è un ragazzo molto intelligente, sta facendo benissimo. Può arrivare in alto? Sì, tutti noi allievi di Gasperini arriveremo in alto". 

    Infine, sugli allenamenti e i tanti infortuni al Torino: "Quella degli infortuni è una tematica che mi ossessione, mi piace anche analizzarli. Se prendi giocatori che hanno avuto operazioni in passato al ginocchio c'è la possibilità che si stirino, lo stesso prendendo giocatori che erano abituati a metodi di lavoro diverso, come lo scorso anno Praet. Una cosa molto importante è il motore del giocatore: bisogna vedere se un giocatore ha la fisicità di giocare sempre ad alti livello o no. Dobbiamo fare meglio quando prendiamo i giocatori, vedere se hanno la capacità di giocare ad alti livello. Poi a volte subentra il caso, quegli infortuni dove non puoi fare nulla. Si parla sempre di allenamenti intensi, io penso che questo concetto abbia bloccato tantissimi ragazzi in Italia, in altri sport si lavora il triplo che nel calcio". 

    "Sia al Mantova, che al Crotone che al Verona, i giocatori li ammazzavo. Il volume di lavoro era il 50% più alto rispetto a quello di quest'anno e non abbiamo mai avuto problemi di infortuni, se non con Kumbulla che aveva qualche problema alla schiena. Qua in Italia siamo a livelli bassi rispetto ad altri campionato per quanto riguarda la scienza sugli allenamenti, stiamo buttando via i giovani così, bisognerebbe lavorare di più. Rodriguez ogni giorno passa tre ore a lavorare con il fisioterapista per mantenere il suo livello, noi dobbiamo andare verso quella strada, lavorare in maniera diversa e specifica sugli individui singoli per migliorare. Questa è la strada da seguire". 

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