Il Torino si è trovato bene con Nikola Maksimovic, per cui guarda ancora ai Paesi Slavi e pesca Marko Vesovic; i granata parimenti hanno gradito il rendimento dello svedese Farnerud, e tornano a guardare all'estremo Nord. L'obiettivo si sposta sulla Norvegia, e segnatamente su Jonas Svensson, nome che a buona parte del pubblico italiano non dirà molto ma che farà sobbalzare gli osservatori di calcio internazionale.

Svensson viene infatti considerato una delle maggiori promesse europee. Ventuno anni ancora da compiere, è il faro di centrocampo del Rosenborg e della Nazionale Under 21. Da ragazzino (nel Levanger dov'è cresciuto) era un trequartista, poi ha arretrato il proprio raggio d'azione, diventando un regista classico ma allo stesso tempo moderno: unisce infatti la visione ed il piede educato di un costruttore di gioco al dinamismo di un mediano; piccolo (appena 170 cm di statura) e rapido, per lui l'espressione “svolge bene entrambe le fasi” non risulta abusata, perchè davvero lo si vede correre a caccia degli avversari “alla Basha” e poi lanciare, far correre, e anche concludere (rivedersi i meravigliosi gol – doppietta personale – realizzati recentemente in campionato contro il Sarpsborg).

Su Svensson ci sono gli occhi di mezza Bundesliga, ma è l'Arsenal ad aver effettuato veri sondaggi con il Rosenborg. Perchè esiste dunque la possibilità di un trasferimento al Torino? Semplice: perchè al ragazzo piace la Serie A, e perchè può scegliere, essendo in scadenza di contratto. Già: il suo vincolo con i Troillongan scadrà a giugno, per cui basterebbe una cifra intorno a 1,5 milioni di euro per portarsi a casa un talento dall'avvenire sicuro. L'intermediario Caleffi ha già parlato con la dirigenza granata, che per ora si è riservata una riflessione; certo, la cifra richiesta è praticamente la stessa (anzi, leggermente inferiore) che entrerà nelle casse di Cairo per la cessione di D'Ambrosio.

Si aspetta una risposta da parte del Torino, che potrebbe realizzare l'unico vero “colpo” di questo suo mercato invernale, e garantirsi una buona fetta di futuro, con un centrocampo già ringiovanito dagli arrivi di Tachtsidis e Benassi. Un futuro che, con il salto di qualità che imporrebbe Svensson, potrebbe davvero essere “europeo”.