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    Torino, Giampaolo: 'Il pari crea sconforto, se guardi la classifica è tutto nero. Non possiamo più sbagliare'

    Torino, Giampaolo: 'Il pari crea sconforto, se guardi la classifica è tutto nero. Non possiamo più sbagliare'

    Marco Giampaolo, allenatore del Torino, parla a Sky Sport dopo il pari contro lo Spezia: “La nostra caratteristica non è quella di fare la partita, non è nelle nostre corde. Oggi in 11 contro 10 dovevamo fare qualcosa in più e lì siamo stati poco lucidi, poco bravi nelle scelte di gioco, nell’ultimo passaggio, nel come occupare gli ultimi 30 metri. Nell’ultimo quarto d’ora lo Spezia era stanco, abbiamo spinto e non abbiamo avuto nemmeno un pizzico di buona sorte. Però abbiamo attaccato in modo troppo confuso”.

    SULLA FIDUCIA - “Questo pareggio crea grandi difficoltà guardando la classifica ma penso che il Toro sia migliorato rispetto ad inizio campionato, oggi la squadra si esprime meglio. Poi il pari crea sconforto perché sappiamo che dovevamo vincere: abbiamo responsabilità perché questa situazione l’abbiamo creata noi. E’ anche vero che abbiamo giocato praticamente una partita ogni due giorni e mezzo, prepari la partita solo al video, cerchi di fare turnover, ma alla fine la partita non la approcci in modo capillare. Se guardiamo la classifica è tutto nero, ma per me la squadra è migliorata. Per me la squadra è brava in contrapposizione agli avversari. Ho già detto che non siamo una squadra di palleggiatori. Quando dobbiamo fare una partita di consistenza lo sappiamo fare, ma quando dobbiamo creare facciamo fatica. Comunque sono poche le squadre che sanno fare calcio. Noi abbiamo un altro abito”.

    IL MOMENTO - “Siamo sulla falsariga del girone di ritorno dell’anno scorso. Stiamo cercando di risolvere tanti problemi che sono di campo ed extra campo, ma a mio avviso la squadra una strada l’ha intrapresa e sta facendo meglio rispetto all’inizio. Solo che la classifica è quella, non dà margine di errore. Però bisogna sapere convivere con la pressione. Oggi non abbiamo più la possibilità di sbagliare e quindi ogni partita diventa difficile”. 

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