Toro al completo per il tour de force che in sei giorni vedrà i granata impegnati con Fiorentina, Siena (coppa Italia) e Juventus. E’ una buona notizia per Ventura, che finora, di fatto, non ha mai potuto contare sulla piena disponibilità della sua rosa: anche Meggiorini, Vives e Masiello, i tre che avevano saltato Roma, hanno superato i rispettivi problemi e in settimana si sono allenati bene. 

Domani, il menù prevede la lanciatissima Fiorentina di Montella. I viola, che probabilmente saranno ancora orfani di Jovetic, cercano la sesta vittoria consecutiva, roba che da quelle parti non vedono da oltre cinquant’anni. Ma il Toro, che ha vinto solo una volta nelle ultime sette e perso in tre circostanze, è costretto a fare punti per non essere risucchiato nella zona pericolosa e sogna i tre punti. Una vera impresa: nell’era Cairo, la Fiorentina è l’unica squadra ad aver sempre battuto i granata in 6 precedenti di campionato. 

 

Torino-Fiorentina, gemellate nella tifoseria e con un solido rapporto Cairo-Della Valle, è anche un nuovo confronto generazionale tra allenatori, visto che il tecnico del Toro con 64 anni è il secondo più esperto della categoria (dopo Zeman, con 65), mentre quello viola con 38 anni è il più giovane dopo Stramaccioni (36). Quando Ventura cominciava ad allenare nelle giovanili della Sampdoria, Montella aveva solo due anni. Ma il primo non è passato di moda, anzi è ancora un punto di riferimento. Il secondo, dopo aver sfiorato in estate la Roma, è la più grande sorpresa del campionato.