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Torino, ecco il nome per il dopo-Ventura
Come detto su queste pagine negli scorsi giorni, il futuro prossimo di Giampiero Ventura in sella alla panchina del Torino non è in discussione. D'atronde i risultati parlano per lui, e dicono di una promozione, seguita da una salvezza e quindi da uno storico ritorno in Europa.
NO ALL'ESONERO - La quarta stagione in granata non si sta rivelando semplicissima, ma le difficoltà che possono portare alla risoluzione anticipata di un rapporto sono ben altre rispetto alle vicende che conosce oggi la sua squadra; e del resto, lo stesso Urbano Cairo ha allontanato ogni voce di un esonero frettoloso che avanzasse ipotesi diverse.
ADDIO A FINE STAGIONE - E' più che lecito, però, immaginare che con la conclusione dell'attuale campionato – che in casa Toro si spera il più positivo possibile – il ciclo di Ventura possa considerarsi esaurito, dopo un tempo che nel calcio di oggi è diventato insolitamente lungo. I problemi per Petrachi oggi sono altri, come il rafforzamento necessario sul mercato di gennaio, ma la programmazione impone di pensare anche al domani, cominciando a guardarsi intorno alla ricerca di un candidato che possa eventualmente farsi carico della non semplice eredità del tecnico ligure. Il primo pensiero va al bravissimo Moreno Longo, tecnico della brillante Primavera del Toro, ma la soluzione interna – la preferita dei tifosi – non è mai piaciuta a Cairo.
MANDORLINI IN POLE - La società ha comunque un nome ben chiaro in testa, ed è quello di Andrea Mandorlini. L'attuale guida dell'Hellas è “diventato un uomo” (come lui ha sempre detto) da giovane al Filadelfia, per poi esordire in Serie A sempre con la maglia granata addosso e fare poi fortuna altrove. Il club lo ha individuato come una figura dalle spalle sufficientemente larghe da reggere la grande pressione che la piazza granata sempre esercita, e che negli ultimi anni ha “bruciato” fior di allenatori, oltre evidentemente alle abilità che lo hanno portato a ottenere grandi risultati a Verona e non solo. In molti pensano a lui come al profilo ideale, e il suo contratto con gli scaligeri è in scadenza; sono attesi contatti frequenti negli scorsi mesi, a corroborare un gradimento già noto. Ci vorranno comunque argomenti convincenti, perchè Mandorlini, a Verona, sta da re.
MANDORLINI IN POLE - La società ha comunque un nome ben chiaro in testa, ed è quello di Andrea Mandorlini. L'attuale guida dell'Hellas è “diventato un uomo” (come lui ha sempre detto) da giovane al Filadelfia, per poi esordire in Serie A sempre con la maglia granata addosso e fare poi fortuna altrove. Il club lo ha individuato come una figura dalle spalle sufficientemente larghe da reggere la grande pressione che la piazza granata sempre esercita, e che negli ultimi anni ha “bruciato” fior di allenatori, oltre evidentemente alle abilità che lo hanno portato a ottenere grandi risultati a Verona e non solo. In molti pensano a lui come al profilo ideale, e il suo contratto con gli scaligeri è in scadenza; sono attesi contatti frequenti negli scorsi mesi, a corroborare un gradimento già noto. Ci vorranno comunque argomenti convincenti, perchè Mandorlini, a Verona, sta da re.