Torino:| E gli investimenti?
Finisce anche quest’anno il calciomercato estivo. Il solito, lunghissimo calciomercato, con i soliti ultimi colpi che, a dispetto delle ultime gestioni, paiono realmente più orientati (portieri a parte) verso un determinato progetto tattico, piuttosto che per cercare di placare gli animi di tifosi insoddisfatti.
Ci ritroviamo a commentare un calciomercato all’insegna dello, perdonato il neologismo, “zero cost”, complice anche la difficoltà (rimasta in parte irrisolta) nel mercato in uscita, con quelle zavorre economiche che chiaramente hanno condizionato non poco tutte le operazioni che il DS Petrachi aveva in mente.
È un Toro che termina all’attivo questo calciomercato, ed è questa la cosa più clamorosa, in un anno dove bisognava reinvestire, tanto, per affidare ad un allenatore capace (non si possono sollevare sin da ora dubbi sulla bontà dell’operazione Lerda) una squadra di livello.
Qualche lacuna non è stata appieno colmata e, dei quattro giocatori ufficialmente “epurati”, due sono rimasti a Torino e sicuramente non porteranno quella ventata di allegria che ora come ora serve al collettivo per rimettersi subito in carreggiata e riparare ad un inizio che nessuno si aspettava.
Petrachi ha dovuto fare le nozze praticamente senza neanche i fichi secchi, inventandosi di tutto per poter portare al Toro degli elementi adatti a competere per la promozione, passando almeno per il viatico dei Play Off. Sulla carta, al di là dei soldi non spesi, la squadra appare comunque di livello, con giovani di belle speranze e con giocatori più esperti. Ora la palla passa proprio a loro, e all'allenatore. Con la speranza di non dover pensare al mercato di Gennaio come una bombola di ossigeno, per riparare agli errori estivi.
