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    Torino, Darmian incredulo: 'Il solito episodio all'ultimo'

    Torino, Darmian incredulo: 'Il solito episodio all'ultimo'

    • A.S.

    'Come si fa a perdere una partita così?', è la domanda del tifoso medio granata. E’ la stessa che si sarà posto l’allenatore, è quella alla quale prova a rispondere Matteo Darmian: 'Sapevamo che il Milan, per l’atteggiamento offensivo che lo contraddistingue, ci avrebbe concesso degli spazi per spingere. E’ stato così, però non siamo stati sufficientemente cinici nel capitalizzare. Poi purtroppo da un po’ di tempo crolliamo alla fine: anche stavolta siamo stati condannati da un episodio all’ultimo. Spiace tornare a casa con zero punti dopo un match del genere: ci fa molto arrabbiare. Adesso però dobbiamo incanalare questa rabbia in energia positiva. Possiamo battere il Genoa, anzi dobbiamo batterlo: sarà fondamentale recuperare le energie in fretta, specialmente quelle mentali, per disputare una grande partita e raccogliere finalmente un successo che ci darebbe di fatto la salvezza. Dovremo giocare alla morte e stavolta non farci sorprendere: ci arriveremo concentrati e determinati al massimo, anche se avremo poco tempo per prepararla'. Alla faccia dei risultati negativi e del terrore che può attanagliare chi viene risucchiato verso il basso, Darmian prova a scacciare i fantasmi inquietanti della serie B: 'Abbiamo un margine, siamo avanti. E soprattutto non abbiamo paura. Anzi, l’ambiente è positivo, il morale è buono. Certo, non possiamo essere contenti di una sconfitta, ma andiamo via da San Siro forti di una prestazione ottima'. La strada è diventata improvvisamente in salita, quando forse qualcuno si era illuso di avere di fronte una discesa libera: 'Non è così, sapevamo che avremmo dovuto soffrire fino alla fine. Però è altrettanto evidente che abbiamo perso qualche punto per strada e che, valutando quanto seminato, avremmo potuto godere a questo punto di una classifica ben diversa. Ma io preferisco guardare all’immediato futuro e non pensare al passato: il futuro è il Genoa, dobbiamo vincere e basta. Sappiamo che non sarà per niente facile, perché affronteremo una squadra affamata e in un buon stato di forma, però il nostro pubblico ci darà una grande mano. E noi per primi dovremo fare meglio'. Quando vede rossonero, nonostante il club di via Turati lo abbia lasciato andar via senza troppi complimenti, Darmian è sempre riconoscente: 'Dieci anni non si possono dimenticare. Tornare al Milan un giorno? Chiaro, sarebbe un sogno, tuttavia io penso solo al Torino'.

    QUEI MATCH BALL - Anche Giampiero Ventura pensa solo al Torino. E a come ottenere la sicurezza della salvezza, dopo svariati match ball gettati alle ortiche: 'Anche il pareggio ci sarebbe stato stretto, lo dico con il massimo rispetto per il Milan: li abbiamo messi sotto. Che dire, come commentare una partita così? Siamo venuti a San Siro e abbiamo fatto noi il match con una buona circolazione di palla e diverse incursioni in area. Se fosse finita 2-0 per noi nessuno avrebbe potuto dire nulla'. Però conta il punteggio finale: 1-0. E un’altra legnata piombata tra capo e collo nei finali: ormai i tifosi vivono l’ultimo quarto d’ora in apnea, aspettando fatalmente il gol avversario. Un trend negativo da invertire assolutamente. 'E’ vero, spesso prendiamo gol nel finale: è una cosa che mi preoccupa. Dobbiamo essere più cinici e chiudere le partite quando ne abbiamo l’occasione, come accaduto contro il Milan'. In effetti le palle gol passate dai piedi di Barreto gridano vendetta. Ma non si può certo gettare la croce sul singolo: 'Dobbiamo avere l’umiltà di essere più forti anche di questo. Ci sta girando tutto male, perdere una partita in questo modo è davvero qualcosa di sconvolgente. Del resto se ci avessero dato quanto ci spettava nel derby, a quest’ora saremmo già salvi'. Non è abitudine degli allenatori, solitamente, caricare di significati in maniera eccessiva una partita. Però quella contro il Genoa merita un discorso particolare, anche per il precedente del maggio di 4 anni fa: 3-2 rossoblù all’Olimpico, retrocessione granata, calci e pugni, l’inizio di un inferno di tre stagioni in serie B. 'Genoa o non Genoa, dobbiamo vincere una partita per salvarci, non importa contro chi. Il destino è nelle nostre mali, dobbiamo giocarcela senza stress'. Già, ma mercoledì avrebbe un duplice significato: salvarsi con un minimo di anticipo, senza patimenti fino all’ultimo minuto di campionato. E ricambiare il favore... al Genoa, mica poco.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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