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Torino, Cairo su Ventura: 'Ci guarderemo negli occhi'
"Quest'anno mi aspettavo che potessimo arrivare a ottenere risultati superiori, ma non è colpa di nessuno. Può capitare che le cose talvolta non vadano come uno vorrebbe. Questo che sembrava l'anno in cui avremmo potuto battere dei record, abbiamo avuto un pizzico di sfortuna e qualche infortunio che non ci ha permesso di fare quello che avremmo voluto. Ma se un'annata storta porta ad arrivare ad un punto dal decimo posto, credo che l'anno prossimo si possa fare un grande lavoro e io sono qui per riuscirci".
"L'impresa dei Leicester è stata stupenda, ma rispetto all'Italia i diritti televisivi vengono distribuiti in modo diverso: questo permette a una squadra di avere una base di ricavi molto importante con un fatturato che nel caso del Leicester è superiore a quello del Napoli. In questo modo ti puoi permettere un certo tipo di calciatori che possono fare la differenza. Poi loro sono stati bravi a scoprire alcuni giocatori che quest'anno hanno reso moltissimo, come per esempio Vardy".
"Nel settore giovanile abbiamo iniziato un lavoro di grande spessore che ha portato ad avere diversi buoni giocatori in Primavera e in prestito in giro per l'Italia che in futuro potranno essere parte di una rosa e una formazione titolare granata. Da parte nostra c'è la voglia di ritornare quello che è sempre stato il Toro".
"Ventura? E' il nostro allenatore e ha un contratto fino al 2018. Ma conta soprattutto la volontà e la voglia di fare. Ci guarderemo negli occhi per capire se questa voglia c'è ancora: se così sarà sarò ben contento di proseguire il nostro percorso insieme".
"Il Filadelfia? Sta rinascendo e chi abita a Torino può vedere lo stato di avanzamento dei lavori. Speriamo di inaugurare il nuovo Filadelfia il 17 ottobre 2016 a novant'anni dall'inaugurazione dell'impianto storico, oppure il 3 dicembre in occasione dei 110 anni del Toro. Manca poco a ottenere il centro sportivo Robaldo dove potranno allenarsi tutte le formazioni giovanili del Toro. E' una cosa molto bella per avere tutte le formazioni insieme nello stesso centro. E' fondamentale amare le proprie radici: da queste devi trarre linfa positiva, ma poi provare ad andare oltre. Bisogna pensare positivo e guardare al futuro, sempre onorando quello che è stato il passato. Quando ho preso il Toro sapevo della sua unicità, ma non pensavo così tanto. Il futuro è rappresentato dai bambini: avendo fatto bene negli ultimi due anni molti di loro hanno scoperto l'orgoglio di essere granata. Vogliamo far appassionare alla storia del Toro i bambini e il modo migliore è tornare a vincere".