Torino, Cairo:| 'Salvezza? Presto per parlarne'
Dopo le due sciagurate partite perse contro Juve e Milan, il Toro di Ventura non ha più fatto cilecca, mettendo in fila cinque risultati utili consecutivi. Ben 11 i punti collezionati dalla compagine granata, che ha messo dietro corazzate come Juve e Napoli, ferme a quota 10. Solo la Lazio ha fatto meglio con 13 punti nelle ultime cinque giornate di campionato. Un ritmo da Champions, verrebbe da dire. Ma scrutando la classifica, quella messa in atto dal Toro di Ventura tra fine 2012 e inizio 2013 è stata una vera e propria 'mini-fuga' verso la salvezza, visto che i granata hanno 9 lunghezze di vantaggio sulla terzultima, il Genoa fermo a 17. 'Ma parlare oggi di salvezza è troppo presto - ha detto ieri Urbano Cairo -. Il campionato è lungo e abbiamo tante partite davanti'. Ma, c'è sempre un 'ma': 'Sicuramente il risultato di ieri è importante - ha continuato l'editore -. La vittoria è maturata con un gioco di qualità nel primo tempo. Sono tre punti pesanti che ci danno soddisfazione e morale. Abbiamo dimostrato che la nostra è una buona squadra e con i giusti innesti ha compiuto dei passi avanti'.
Il Toro punta alla salvezza, ma né De Biasi, né Zaccheroni, né tanto meno Novellino avevano fatto così tanti punti in 21 gare - è da squadra che può ambire a qualcosa di più: 'Se c'è uno che non si accontenta mai - ha aggiunto Cairo - sono io. È anche giusto gioire per un certo risultato, senza abbassare la guardia, perché c'è molta strada da fare'. Intanto il mercato di gennaio non è ancora chiuso: 'Bisogna fare solo acquisti mirati e rafforzare la rosa con elementi giovani e di prospettiva', ha tagliato corto il numero uno granata. Che poi su Sansone (già scavalcato nelle gerarchie da Barreto in tre giorni) e Bianchi: 'Abbiamo creduto molto in Sansone e vogliamo rimanga con noi. Ma lui e tutti gli altri devono essere contenti e motivati di rimanere qui'.
Sulla delicata questione che riguarda il capitano, invece: 'Non vogliamo cederlo - ha ribadito Cairo -. Siamo in scadenza di contratto e ci vedremo a breve per valutare se ci saranno le condizioni per trattenerlo in un contesto economico diverso da quello di quattro anni e mezzo fa. Noi adesso abbiamo una realtà economica diversa ed un tetto ingaggi da rispettare. Ogbonna accettò di buon grado, lo scorso anno, di rinnovare nonostante uno stipendio offerto ben diverso da quello di Bianchi'.
(CronacaQui Torino)