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    Torino, Cairo chiude a Zaza: 'In attacco non arriva nessuno. Già spesi 49 milioni, ma faremo altri due acquisti'

    Torino, Cairo chiude a Zaza: 'In attacco non arriva nessuno. Già spesi 49 milioni, ma faremo altri due acquisti'

    • Andrea Piva

    Il presidente del Torino Urbano Cairo, dal ritiro di Bormio ha fatto il punto sul calciomercato granata. "Mi sembra che siamo a un buon punto con la costruzione della squadra, abbiamo fatto alcuni interventi importanti come gli arrivi di Izzo, Meité e Bremer, giocatori che sono anche di qualità. Meité è arrivato in un'operazione alla pari con Barreca, poi a parte l'operazione Damascan che è stata fatta l'anno scorso, abbiamo riscattato diversi giocatori come Niang, Nkoulou e Rincon. Abbiamo speso 10 milioni per Izzo, 10 per Meité, 6 per Bremer, oltre ai 12 di Niang, i 6 di Rincon, 3.5 di Nkoulou, 1.5 di Damascan, per un totale di 49 milioni a cui vanno tolti 10 di Barreca e andiamo a 39 milioni. Prima di fare le operazioni Bremer e Izzo avevamo un tesoretto di 9 milioni, adesso siamo sotto di 7. Questo per dire che non è che abbiamo chissà quali tesori...però se ci saranno delle opportunità, siccome c'è ancora qualcosa che va fatto lo faremo", ha detto il presidente Cairo dal ritiro. 


    Poi su Nkoulou, sul quale il Siviglia ha messo gli occhi: "Abbiamo respinto al mittente le offerte, ringraziando, perché non siamo interessanti a cederlo". "In attacco non può arrivare nessuno, anche considerando un'uscita. In attacco abbiamo Belotti, Falque, Ljajic, Niang, l'acquisto più costoso del Toro, e Edera: anche se ne vendi uno te ne rimangono quattro. Il mister è più interessato avere qualcosa dietro che in avanti. A centrocampo vediamo, noi giochiamo a due o a tre, con Ljajic che è utilizzabile in certe partite a centrocampo, abbiamo Meité che ha un grande potenziale, poi Rincon, Baselli, Obi, Acquah e Valdifiori". Ancora sul Gallo: "Mazzarri mi ha parlato benissimo di Belotti, mi ha detto che lo vede super motivato, ha visto il Belotti di cui sapeva, me ne ha parlato benissimo".   

    Infine sugli obiettivi: "Europa League? Non parliamo di obiettivi, parliamo di una squadra che è fatta per fare bene, poi quello che faremo lo vedremo in campo. Negli ultimi cinque anni siamo arrivati quattro volte nella parte sinistra della classifica, una volta mi dicevano che se fossimo tornati a essere una squadra da parte sinistra sarebbe stata una cosa bellissima, poi l'obiettivo non è quello. Sono sette anni che il Toro è in serie A e non accadeva da 30 anni, non sono grandi obiettivi di cui vado orgoglioso però rispetto a un Toro che faceva sali e scendi dalla B penso sia meglio. Poi si vuole sempre qualcosa di più, ma sono cose che vanno apprezzato. Abbiamo anche tutti giocatori di proprietà". 


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