Torino, Caceres:| 'Mai pensato di essere di troppo'
La curiosità dei tifosi è soddisfatta, almeno parzialmente. E pazienza se con il passare dei minuti il rendimento è vistosamente calato, di pari passo con la spia della riserva che si è accesa a evidenziarne il mancato utilizzo per mesi. Otto per la precisione ne sono trascorsi dall'ultima partita di Pablo Caceres. A maggio, prima del ritorno alla vita da giocatore ieri pomeriggio all'Olimpico a rompere un digiuno infinito. Benedetta, per lui, emergenza. Altrimenti chissà quando avrebbe potuto pestare il prato verde l'uruguaiano a lungo oggetto misterioso del mercato estivo. Contro il Siena ha colto l'occasione per non sfigurare, pur finendo in debito di ossigeno. Umano per chi non giocava per 90 minuti nemmeno in amichevole. 'Ma non mi sono mai buttato giù, ho lavorato serenamente in silenzio. Sapevo che prima o poi avrei avuto una chance a disposizione. Ho cercato di sfruttarla al massimo, mostrando impegno, volontà, le mie qualità. Sono felice, soprattutto per la squadra: questi sono punti pesanti e sofferti. E' bello dare una mano'.
'AUTOSTIMA' - Caceres avrà vissuto momenti peggiori, quando le partite erano una chimera e pure le convocazioni sporadiche. Bisognava trovare la condizione, soprattutto per 'soffiare' il posto a compagni più in forma e già inseriti all'interno di un rigido sistema tattico. L'importante è non arrendersi, nemmeno quando il tunnel non pare disporre di vie di fuga. 'Non ho mai pensato di essere di troppo o di finire sul mercato. Mi sono impegnato negli allenamenti e ho costantemente sentito attorno a me la fiducia dell'allenatore e dei miei compagni. E anche dei tifosi, che in questo mio esordio mi hanno sostenuto moltissimo. Non giocare non è mai piacevole, ma so di essere considerato al pari degli altri: a fine partita Ventura mi ha fatto i complimenti. So quello che posso dare, sicuramente aver contribuito a una vittoria contro una diretta concorrente per la salvezza mi dà ancora più autostima'.
LA 'GUFATA' - Timido e riservato, ancora non a proprio agio con l'italiano, il terzino sinistro uruguaiano si è trasformato da ruota di scorta a titolare obbligato per squalifiche e la cessione di Agostini al Verona. 'Sono felice di avere l'opportunità di giocare nel Torino e sono convinto che ci saranno altre opportunità di andare in campo. In ogni caso io resto al mio posto con serenità, pronto a farmi trovare preparato qualora ci sia la necessità: il tecnico sa di poter contare su di me'. Con i ritorni di Darmian e Masiello sarà automatico il rientro in panchina di Caceres. L’ex Malaga non se ne preoccupa: l’aver ottenuto un posto per necessità è già una conquista. La sfida adesso è convincere Ventura a entrare in concorrenza fissa con i titolari abituali. 'Non mi tiro indietro, combatto e non voglio cambiare aria. La prestazione con il Siena? Positiva direi, anche se conta solo la squadra. Sul rigore di Rosina ho pensato: Lo sbaglia! e infatti...', scherza l'uruguaiano. La cui simpatica gufata ha sortito evidentemente l'effetto sperato: magari si scopre che Caceres è un talismano anti-iella. Chissà, nel frattempo il difensore si gode l'opportunità. Sperando che l’apparizione non si riveli a lungo andare un'oasi nel deserto.
(Tuttosport - Edizione Locale)