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    Torino, caccia al sostituto di Bremer: Denayer la prima scelta, si può chiudere

    Torino, caccia al sostituto di Bremer: Denayer la prima scelta, si può chiudere

    • Andrea Piva
    Reinvestire i soldi ricevuti dalla cessione di Gleison Bremer e consegnare al più presto a Ivan Juric quegli 8/9 rinforzi che chiede per completare il Torino: è questa l’unica ricetta che Urbano Cairo e Davide Vagnati hanno per far dimenticare la rabbia e la delusione per il passaggio del difensore brasiliano alla Juventus. Il primo acquisto potrebbe essere proprio il sostituto del difensore: nelle ultime ore il dt Davide Vagnati ha intensificato i contatti con l’entourage di Jason Denayer e l’obiettivo è quello di chiudere al più presto l’affare. 

    LA PRIMA SCELTA - Denayer può arrivare a parametro zero: a giugno è infatti il contratto che lo legava all’Olympique Lione di cui è stato un punto fermo fino allo scorso dicembre dopodiché, un po’ per un problema alla caviglia e un po’ per la sua situazione contrattuale, ha visto raramente il campo. Il difensore è inoltre da diverso tempo nel giro della nazionale del Belgio e ha anche una grande esperienza a livello internazionale avendo disputato la Champions League con le maglie di Celtic e Galatasaray prima, Olympique Lione (era in campo anche nel 2020 nella doppia sfida vinta dai francesi negli ottavi di finale contro la Juventus). 

    LE ALTERNATIVE - Denayer è il primo nome sulla lista del dt Davide Vagnati per sostituire Bremer, se l’affare non dovesse decollare, il Torino ha in mente le alternative: la prima è Marash Kumbulla della Roma, che Ivan Juric conosce molto bene avendolo allenato al Verona. Poi Oumar Solet del Salisburgo, ma le richieste del club austriaco sono alte. Discorso analogo anche per Malick Thiaw dello Schalke 04. Omar Colley della Sampdoria e Francesco Acerbi sono invece alternative più economiche ma per il momento si sono registrate solamente dei timidi sondaggi da parte del Torino: l’obiettivo principale è ora chiudere la trattativa per Denayer. 

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