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    Torino: brutti segnali, che possono risvegliare il mercato

    Torino: brutti segnali, che possono risvegliare il mercato

    Non è solo un problema di modulo: il Toro sabato sera è andato incontro ad una brutta figura, ma le motivazioni e le eventuali attenuanti non mancano e comunque non si limitano al solo passaggio al 3-5-2 come sistema di gioco. Il cambio di modulo ha portato i granata a non essere del tutto brillanti, è vero, ma c’è da considerare anche come questa squadra in realtà si sia rivelata meno completa di quanto già si sapeva. Un terzino sinistro ed un portiere non bastano: a questo Toro serve fosforo a centrocampo e qualche gol in più là davanti. Ecco allora che la dirigenza granata, pur lodevole nel tentativo di negarlo, nei prossimi giorni tenterà di accontentare Ventura in questi due reparti, ovvero in mediana e in attacco: Bellomo è giocatore di qualità e prospettiva, ma non può prendere sulle sue spalle la responsabilità dell’intero centrocampo del Torino. Allo stesso modo non può farlo El Kaddouri, e ancora peggio è la situazione di Farnerud: problemi di lingua e un comprensibile adattamento al campionato e alle metodologie italiane fanno si che lo svedese non possa essere considerato oggi una certezza, ma solo una possibile scommessa, al momento difficile da vincere. E’ necessario, dunque, che la società granata torni sul mercato soprattutto in questo reparto, dove si fa sentire anche l’assenza di un mastino come Gazzi e nel quale l’esperienza di Brighi non basta. Questo Torino sembrava e forse è ancora a buon punto, ma in queste ultime due settimane di calciomercato la società dovrà completare l’organico in modo da non dover più avere rimpianti in corso d’opera. E prima che sia troppo tardi.

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