Torino-Bianchi| E se non fosse addio?
E se Bianchi volesse restare? Nel day-after di Brescia, nell'ambiente granata, si è data per scontata la partenza del bomber, soprattutto a fronte delle dichiarazioni di Petrachi, che ha parlato di 'una volontà del giocatore da rispettare'. Eppure questa volontà Bianchi, ora, pare non averla, o comunque non del tutto. La domanda allora sorge spontanea: il Toro potrà fare a meno della sua cessione?
IL 'GRANATISMO' - Cairo deve fare i conti con le difficoltà economiche del secondo anno di serie B: vendere i 'big' potrebbe essere l'unica ancora di salvezza del club. Ma Bianchi sembra davvero intenzionato a restare. E questa convinzione si sta facendo sempre più forte dentro il numero 9 granata. Lunedì, sul suo sito personale, Rolando si rivolgeva ai tifosi parlando del suo dolore per il ko di domenica, ma non solo: 'Ora bisogna ripartire', diceva. È facile pensare che siano serviti non poco i bagni di granatismo cui è stato sottoposto, allora: prima la fascia da capitano strappata all'ingrato Di Michele a furor di popolo, poi Superga e la lettura dei nomi dei caduti del 4 maggio e un altro tornado di emozioni durante i festeggiamenti per il compleanno di Paolo Pulici. Qui le certezze di un suo addio si sono sgretolate e oggi i tifosi del Toro sperano davvero: Rolando Bianchi può restare. 'Anche perché, come si fa ad ignorare tremila messaggi di stima e affetto sul proprio sito?', avrebbe confidato ieri lo stesso attaccante ad un amico granata. Tanti infatti sono stati i commenti rilasciati dai tifosi nel pomeriggio di lunedì con un unico concetto-richiesta: 'Resta con noi'. E la commozione, tra l'altro, l'avrebbe tradito fino a piangere. Sito a parte, comunque, è anche la storia recentissima a farlo pensare: dopo la presunta bestemmia (poi 'smentita' dalla Disciplinare) in Toro-Brescia, i tifosi si sono stretti all'attaccante, producendo maglie ironiche, con su scritto 'Zio Cane'. Roba da ridere sì, ma che fa capire quanto la gente sia affezionata al suo capitano.
LE DIFFICOLTA' - Per questo, quindi, Bianchi sarebbe ora convinto a restare. Le difficoltà, tuttavia, sono note. Il bomber del Toro ha uno stipendio netto di 1.2 milioni a stagione e un mercato che permetterebbe al club di Cairo di racimolare tra i sei e i dieci milioni (Parma, Napoli, Udinese e Fiorentina se lo contendono): ossigeno puro per le casse societarie. Ostacoli a parte, comunque, Bianchi forse avrà bisogno di un ulteriore stimolo per resistere definitivamente alle lusinghe della serie A: fare parte di un progetto serio e (con)vincente, come il Toro di Cairo non ha mai fatto finora.
(CronacaQui - Edizione Torino)