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Torino, Belotti travolto dall'amore dei tifosi: 'Resta con noi'. Superga può cambiare il futuro del Gallo?
Sul pullman è salito mentre centinaia di persone intorno a lui cantavano “Un capitano, c’è solo un capitano”. Certo tutto questo amore non lo ha completamente sorpreso, quanto i tifosi del Torino tengano a lui lo sa bene, ma queste ennesime dimostrazione d’affetto, nella prima ricorrenza del 4 maggio post restrizioni da Covid, un segno dentro glielo avranno lasciato. Un segno, forse, l’avrà lasciata anche l’omelia di Don Riccardo Robella che a un certo punto ha deciso di rivolgersi proprio ai giocatori: “Vi lancio una sfida. Ciascuno di noi ha delle ambizioni e sono convinto che l’ambizione di un giocatore sia militare in una grande squadra. La sfida è questa: fate diventare grande il Toro”.
Il Gallo non ha rilasciato dichiarazioni, la sua voce la si è sentita forte quando è stato chiamato a leggere i nomi delle 31 vittime dell’incidente aereo del 4 maggio 1949. “I campioni d’Italia, Bacigalupo, Ballarin Aldo, Ballarin Dino” ha urlato circolato dai compagni e dai tifosi, proseguendo poi con tutto l’elenco in ordine alfabetico fino ad arrivare alla lettera M, quella di Valentino Mazzola. Belotti non si è limitato a leggere il nome del numero 10 del Grande Torino, ma ha voluto aggiungere una sottolineatura: “Il nostro capitano, Valentino Mazzola”. Certo, quel “nostro” non si può considerare come un indizio sulla sua scelta finale, ma oggi ancora di più risulta difficile pensare a un Toro senza Belotti e un Belotti senza il Toro. Sarà bastato tutto questo a convincerlo a rinnovare e restare?