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Torino, Belotti tradito da Cairo? L'addio è possibile: lo scenario, tra Milan e Premier
LA PROPOSTA DEL TORO - Cairo ha promesso che farà di tutto per cercare di arrivare a un accordo per il rinnovo e non essere così costretto a cedere Belotti in estate, per non perderlo a parametro zero l’anno successivo, ma la trattativa al momento è ancora in una fase di stallo. Certo, di mezzo ci si è messo pure il Covid che ha colpito il capitano granata ormai più di due settimane fa e che non ha permesso un incontro vis-à-vis tra i due: non appena il centravanti si ristabilirà i due potranno vedersi e parlarsi di persona ma non è affatto scontato che dall’incontro scaturisca una fumata bianca. Il presidente è pronto a portare avanti una trattativa a oltranza (almeno fino all’inizio della sessione estiva di mercato, ammesso che la squadra riesca a evitare la retrocessione) e ad alzare l’ingaggio dell’attaccante dagli attuali 2 milioni a 3,5 a stagione ma, come detto, l’eventuale firma di Belotti sul nuovo contratto non sarà solamente una questione di denaro.
PRETENDENTI IN ITALIA E ALL'ESTERO - Il Gallo è corteggiato sia in Italia che all’estero da diverse società di prima fascia, protagoniste in Europa oltre che nei propri campionato nazionali: dal Milan alla Roma, passando per l’Atletico Madrid e il Tottenham (che anche la scorsa estate si era mosso per cercare di portarlo a Londra), le pretendenti non mancano. Il suo addio al Torino non è comunque scontato, perché il legame con la maglia e la tifoseria granata è molto forte, come questi sei anni hanno dimostrato: Belotti non lascerebbe a cuor leggero il Toro e sarebbe anche disposto a restare di fronte a un vero e ambizioso progetto di crescita della società, quello che in passato era stato promesso a lui e ai tifosi ma che è rimasto aleatorio, senza mai trasformarsi in qualcosa di solido e concreto.