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    Torino, Baselli:'Felice di essere qui. Vogliamo essere la sorpresa'

    Torino, Baselli:'Felice di essere qui. Vogliamo essere la sorpresa'

    Daniele Baselli è felice di essere a Torino. In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport il nazionale under 21, neoarrivato alla corte di Ventura, ha descritto le nuove sensazioni da giocatore granata: "L'impatto? Molto positivo, sono stato accolto benissimo dai compagni e dai tifosi. I primi giorni avevo un po’ di ansia. Arrivare al Torino, un grande club con una storia leggendaria, è incredibile. Ti rendi conto che la maglia pesa ancora di più. L’interesse del Milan mi ha fatto piacere, ma se mi volevano veramente mi avrebbero preso. Quella del Toro, invece, è stata un’offerta concreta. Il presidente Cairo, Ventura e il direttore Petrachi mi volevano a tutti i costi e non ho esitato ad accettare. Ventura? Me ne avevano parlato tutti molto bene. In effetti è un maestro. Dal primo giorno mi ha dato serenità, mi ha messo nelle condizioni migliori per provare a fare un campionato importante. Mi ha insegnato movimenti nuovi. Da mezzala mi trovo meglio, il suo gioco mi esalta. Con Ventura le mezzali giocano più vicino alla porta. Per questo sono arrivati subito i gol. Ma anche lo scorso anno con l’Atalanta, sul finale di stagione avevo cominciato a segnare. La strategia della società deve essere da esempio anche per le altre. Solo giocando possiamo crescere, migliorare, essere competitivi ad alti livelli. All’estero ragazzi della mia età o più giovani hanno già fatto diversi campionati da protagonisti e molte partite in Champions. C’è più coraggio. I compagni? Belotti è un lavoratore, uno che dà sempre il 110% per la squadra. Zappacosta è disponibile: se gli chiedi di fare 150 volte la fascia non ti deluderà. Un po’ come Benassi, la rivelazione dell’Euro Under 21. Marco merita la fascia da capitano. Conte? La sua visita ci ha fatto piacere. Ci ha dato carica. Non ho avuto modo di parlarci, ma è stato un bel segnale averlo lì. Dispiace non aver centrato la semifinale e l’Olimpiade, meritavamo di arrivare in fondo. Traguardi? Difficile dirlo, ma speriamo di essere la sorpresa. Per me il Toro è già una big. Scaramantico? No, non bado a queste cose. Anche perché la superstizione spesso diventa un secondo lavoro. Io mi carico ascoltando rap. Ho la mia playlist, ma nessun riturale sull’ordine"

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