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Torino-Atalanta è la gara di Belotti: bocciato dai nerazzuri, esploso in granata
Gagliardini, Caldara, Conti, Grassi e per ultimi Bastoni e Melegoni. Questi sono solo alcuni dei tanti calciatori che l'Atalanta ha lanciato nel calcio professionistico dopo averli fatti crescere nel proprio settore giovanile. Domenica, quando la squadra di Gasperini farà visita al Torino, troverà di fronte altri due ex prodotti del proprio vivaio che si sono ormai affermati in serie A: Daniele Baselli e Davide Zappacosta. L'elenco di campioni cresciuti a Bergamo potrebbe però essere ancora più lungo e comprendere anche un altro calciatore granata: Andrea Belotti.
Belotti è l'eccezione che conferma la regola: se i dirigenti nerazzurri hanno dimostrato più volte la propria bravura scovando vari futuri calciatori, con il Gallo non riuscirono ad essere altrettanto previdenti. Quando aveva 13 anni l'attaccante sostenne un provino proprio con l'Atalanta ma venne scartato, qualche tempo dopo venne visionato dagli osservatori dell'Albinoleffe, il provino questa volta ebbe un esito positivo e iniziò così la storia del centravanti che ora vale 100 milioni di euro.
Andrea Belotti è il grande rammarico dell'Atalanta: come Gagliardini e Caldara avrebbe potuto portare un bottino di primissimo livello nelle casse della società lombarda, invece, in caso di cessione, potrà fare contento Cairo e i conti del Torino.
Belotti, scontato il turno di squalifica contro il Bologna, domenica sarà in campo contro l'Atalanta. Prima di pensare ad un'eventuale cessione dovrà tornare a guidare l'attacco del Torino; all'andata saltò per infortunio la partita contro la formazione nerazzurra, domenica avrà la possibilità di prendersi una piccola rivincita per quell'esclusione di qualche anno fa che, comunque, non ha condizionato la sua carriera.