
Serie A, la Top 11: testa a testa Milan-Inter, la sorpresa è in porta...


PROVEDEL (Spezia) 6,41 - Eccolo qui il portiere che ha ‘rubato’ il posto a Magic Mike. Superato lo stupore iniziale, bisogna anche riflettere sul fatto che lo Spezia lottava per la salvezza, di conseguenza qualche tiro in più di Maignan Provedel l’avrà subito e forse anche parato…

KALULU (Milan) 6,56 - La rivelazione della difesa del Milan. Da terzino a centrale in pianta stabile, non ha fatto rimpiangere l’infortunato Kjaer. Qualcuno dice addirittura “anzi…” Che sia stato proprio Kalulu a rendere ancora più aggressiva e intensa la squadra di Pioli?

BREMER (Torino) 6,52 - alla voce centrali, durante l’anno, spesso compariva in testa il difensore del Torino, sempre in ballottaggio con Koulibaly. Bremer a tratti è stato senza dubbio il miglior centrale della Serie A, il più roccioso e insuperabile. Chiedete a Vlahovic o Scamacca.

KOULIBALY (Napoli) 6,56 - con Spalletti è tornato ad altissimi livelli. Un vero peccato per il Napoli averlo perso nella fase centrale del torneo, quando ha saltato 9 giornate di fila tra infortunio e Coppa d’Africa.

DUMFRIES (Inter) 6,33 - Chissà come sarebbe finito il ballottaggio tra l’olandese e Di Lorenzo, senza il brutto guaio fisico che ha tenuto fuori per tanto tempo il terzino del Napoli. Anche se non è riuscito a raggiungere i numeri del predecessore Hakimi (7 gol e 10 assist), Dumfries è stato comunque un fattore importante (con i suoi 5 gol e 5 assist) per l’Inter di Inzaghi.

TONALI (Milan) 6,60 - ricorderemo il campionato 21/22 per la crescita enorme e sbalorditiva di Tonali. È diventato il simbolo del Milan di Pioli. Un percorso inverso a quello di Locatelli, l’altro giovane centrocampista italiano che doveva esplodere in una big, e che invece si è ‘fermato’.

CALHANOGLU (Inter) 6,52 - Piaccia o no ai milanisti, Hakan merita questo posto. È evidente infatti che la nota stonata nei festeggiamenti scudetto viene da Brahim Diaz, l’uomo che avrebbe dovuto sostituire il miglior trequartista della Serie A e non ci è riuscito. Al contrario Calhanoglu ha portato un bel po’ di gol (7) ai cugini nerazzurri, e soprattutto una caterva di assist (12) e occasioni create. Il confronto con i numeri di Eriksen dell’anno precedente (3 gol, 0 assist) rendono tutto ancora più chiaro.

PERISIC (Inter) 6,55 - Anche qui mi aspetto qualche polemica per l’esclusione ‘pesante’ di Theo Hernandez, al quale è stato preferito (e non senza ragioni limpide) Ivan Perisic. Il croato è stato più costante e ha segnato di più durante l’anno (8 gol contro i 5 di Theo). Non facciamoci ingannare da un errore di prospettiva, condizionati dall’ultima rete meravigliosa del terzino francese.

BERARDI (Sassuolo) 6,53 - Non c’è nulla da fare, in questo ruolo il migliore è stato Domenico Berardi. L’esterno offensivo più prolifico della Serie A, con 15 gol, è anche il miglior assist man del campionato (13, uno in più di Calhanoglu). Forse si riferiva a questi numeri Carnevali quando l’ha sparata grossa su Leao…

CAPRARI (Verona) 6,67 - la stagione di Caprari sotto la sapiente guida di Tudor è stata una favola. Al di là dei pur molti (per un esterno d’attacco) gol (12) e dei diversi assist (7), occorre qui sottolineare come il fantasista del Verona sia, a conti fatti, il giocatore con la media voto più alta in assoluto. Segno evidente di continuità tra efficacia e fantasia.

LEAO (Milan) 6,56 - Infine non poteva mancare lui, Rafael Leao. Unita alle doti tecniche e alle straordinarie capacità fisiche che già conoscevamo, la maturazione caratteriale sopraggiunta quest’anno lo ha trasformato al punto da renderlo quasi un supereroe inarrestabile. Ebbene sì: ora Leao è consapevole.