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    Toni nei guai con la Chiesa tedesca

    Toni nei guai con la Chiesa tedesca

    Luca Toni è nei guai con la Chiesa tedesca: incredibile ma vero, l'ex attaccante della Nazionale azzurra, attualmente al Verona, dovrà affrontare un processo per inadempienze fiscali, legato ad un errore del suo commercialista. In Germania infattic'è una tassa da pagare legata al culto: un tributo da versare allo Stato, qualunque religione si scelga di professare.

    OGGI A MONACO - L'attaccante modenese si è recato oggi presso il tribunale di Monaco di Baviera, e all'uscita, intervistato dai microfoni, ha mostrato ottimismo: ""Sono venuto per parlare e trovare una soluzione". L'unico modo per non pagare la "tassa religiosa" è professarsi atei, rinunciando però ad ogni atto legato alla religione. Già, il problema (in questo caso) è che Toni è apertamente cattolico.

    DI CHI E' L'ERRORE? - L'errore, commesso nel 2007, è frutto della compartecipazione tra il commercialista di Toni e il Bayern Monaco, che lo indicò come ateo. Il Fisco, accortosi della situazione, ha inviato a Toni un sollecito sulla base dello stipendio percepito dall'attaccante del Verona al Bayern (6 milioni di euro  l'anno): un debito totale di 1,5 milioni più 200mila euro di interessi. Toni pretende che a pagare siano i suoi vecchi commercialisti, che non gli hanno spiegato la tassa sulla religione che vige in Germania. I commercialisti dicono invece che a sbagliare è stato il Bayern Monaco. Il giudice ha proposto un compromesso: 700mila euro li avrebbe dovuti mettere Toni, 500mila i suoi commercialisti e altri 500mila il club bavarese. L'accordo non si è trovato, quindi a giugno si andrà a processo. Sacrosanto, mai come in questo caso.

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