Toni re del gol: 'Higuain, Dzeko e Icardi devono vedersela ancora con me. Bacca è un campione, Mandzukic ignorante'
Luca Toni non vuole cedere lo scettro di re dei bomber. L'attaccante dell'Hellas Verona, 38 anni, ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Sono felice che il ruolo di centravanti sia tornato di moda, ma soprattutto perché in Italia sono arrivati tanti campioni e significa che la Serie A sta riacquistando appeal. Sarà un campionato spettacolare, il livello si è alzato. In Italia si gioca un calcio molto tattico e il centravanti boa è praticamente indispensabile, il falso nueve lo può utilizzare il Barcellona quando hai un mostro come Messi. Fare il centravanti è una gran fortuna: non becchi palla per 90 minuti, poi segni e risulti il migliore in campo. Per il portiere, se fa un errore grave, non c'è un paracadute di questo tipo".
EREDI - "Nel 2015 solo Messi e Cristiano Ronaldo hanno segnato più gol di me nei 5 principali campionati europei? Rimango stupito, se a 38 anni ho davanti solo questi due fenomeni significa che c’è qualcuno che deve preoccuparsi... In Italia si punta troppo sugli stranieri, invece andrebbero valorizzati i talenti dei nostri settori giovanili. Il mio erede? In questo momento non c’è tantissimo in giro e anche la Nazionale ne risente, Conte avrebbe bisogno di almeno un paio di ragazzi con le mie caratteristiche. Destro è un buon giocatore, ma i miei preferiti sono due che in fondo non sono dei 9 veri: Gabbiadini ha classe e tecnica, e poi Bernardeschi che è un 9 e mezzo e potrebbe adattarsi a fare la punta. Balotelli? Non lo conosco come persona, è un fenomeno ma il calcio a certi livelli richiede dedizione completa. Con Pazzini c’è un legame forte, nato a Firenze, che va al di là del campo: a Verona può rilanciarsi. Se giocheremo assieme toccherà a lui correre per tutti e due non fosse altro per lo scudetto che mi ha soffiato quando ero alla Roma: glielo rinfaccio sempre".
SFIDANTI - "Vincere la classifica cannonieri è stata una bellissima soddisfazione. Quest'anno sarà più difficile ripetersi, ma io i miei gol li ho sempre fatti e sono pronto per questa nuova sfida. Smetterò quando ne farò 3 a stagione e non sarò più competitivo. Dei nuovi stranieri arrivati in Italia metto davanti a tutti Dzeko, che arriverà almeno a 20 gol. È forte, grosso, veloce, attacca gli spazi e segna tanto. Lo avevo già notato quando ero al Bayern. La sua carriera non mi ha sorpreso, un affarone per la Roma. Bacca è un campione, Pazzini ne ha parlato con i suoi amici al Milan e tutti gli hanno detto che è davvero forte. Luiz Adriano lo conosco bene, è un atipico, un attaccante tecnico e non uomo d’area, ma un è 9 e mezzo che segna tanto. Mandzukic l’ho scoperto la prima volta nella finale di Champions Bayern-Borussia nel 2013. Mai visto un attaccante centrale correre così tanto, fa pressione sulle difese e va in rete con facilità. È adatto alla A ed è 'ignorante' al punto giusto. L’attaccante deve essere cattivo, ignorante nel senso di incosciente: senza questa qualità certe cose non ti riescono. Faccio un esempio: credo che il mio gol più bello sia stato in un Bologna-Vicenza, una rovesciata, una roba pazzesca solo a pensarla. Mandzukic ha tutto del 9. Tevez era un fuoriclasse, un leader, ed è un vero peccato per la Juve e la Serie A che sia andato via. I due sono molto diversi però Mandzukic segnerà tanto. Con Jovetic ho giocato assieme a Firenze prima che lui andasse al City: con l’Inter può rilanciarsi. È molto pericoloso se parte da dietro. Kalinic può fare bene e poi se lo ha preso la Fiorentina c’è da scommetterci: lì se ne intendono di attaccanti. Icardi ha il gol nella testa, ha fame, è migliorato, ha la rabbia giusta per arrivare in alto e diventerà il più forte. Sarà un bel problema stargli dietro quest’anno: non giocando le Coppe europee potrà concentrarsi su un solo obiettivo. Higuain lo considero il più forte attaccante attualmente in Italia: anche lui è un numero 9 'ignorante', lo scorso anno il turnover lo ha penalizzato, devo ringraziare anche Benitez se l’ho battuto. Se avesse giocato tutte le partite avrebbe vinto lui senza problemi. Comunque in un calcio così veloce e dispendioso chi gioca una volta a settimana è troppo avvantaggiato rispetto a chi ha più impegni. Il mio podio? Higuain su tutti, poi metto Dzeko e Icardi. Ma dovranno vedersela con me...".