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    Toni: 'Higuain fa 40 gol anche con 1 o 2 kg in più, lotta con Icardi e Dzeko. Bonucci? Non sposta gli equilibri'

    Toni: 'Higuain fa 40 gol anche con 1 o 2 kg in più, lotta con Icardi e Dzeko. Bonucci? Non sposta gli equilibri'

    Luca Toni, bomber di categoria ed ex attaccante di Verona, Fiorentina, Juve e Roma (in Serie A), ha rilasciato un'intervista a Tuttosport. Il tema? Naturalmente, il fiuto del gol:
     
    Higuain si riprenderà il trono? 
    "Uno come il Pipita segnerà sempre tantissimo. Parliamo di un grandissimo centravanti, uno dei primi quattro al mondo assieme a Suarez, Lewandowski e Benzema. Non è uno che ha fatto un exploit un anno, Gonzalo viaggia a 25-30-35 reti da tempo". 
     
    Eppure c’è ancora chi lo critica... 

    "Più dimostri tanto e più sei nel mirino: è una regola. Con Higuain i conti non vanno fatti ora, bensì in primavera. Meglio il Pipita con mezzo chilo in più ad agosto ma che alla fine segna 30-35 gol piuttosto di tanti attaccanti scolpiti che arrivano a maggio con 10 reti. Gonzalo ha il gol nel sangue. Alla Juve sarà difficile per lui battere il record dei 36 gol in A perché in una big a volte devi rifiatare per essere al meglio nelle serate di Champions. Però... Però se sta bene Higuain è uno che tra campionato e Coppe può arrivare a quota 40". 
     
    Cosa glielo fa pensare? 
    "Douglas Costa potrebbe essere per Higuain quello che Ribéry fu per me ai tempi del Bayern. Nel brasiliano vedo il mio amico Franck: sono giocatori che godono maggiormente nel far segnare i compagni. Sono due dei migliori uomini-assist in circolazione. E poi il Pipita ha pure Dybala. Spero che Paulo si carichi con la maglia numero 10, deve essere l’anno del suo definitivo salto di qualità: secondo me non sa neppure lui quanto sia forte. Se esplode del tutto, nei prossimi anni contenderà il Pallone d’Oro a Neymar e Mbappé. La Juventus ha tre giocatori - Higuain, Dybala e Douglas Costa - da 65 gol stagionali. E se raggiungeranno quella vetta vorrà dire che avranno vinto in Italia e in Europa". 
     
    Il partito di coloro che vedono i bianconeri non più favoriti per lo scudetto è in aumento: lei da che parte sta? 
    "In vacanza ho incontrato Barzagli e l’ho visto carico e motivato come sempre. Conoscendo bene lui, Buffon, Chiellini, sono certo che più all’esterno danno la Juve non più favorita e più loro si caricano a mille, per stupire ancora. Bonucci è un gran giocatore, però non credo che sposterà da solo gli equilibri. Fossi nella Juventus temerei maggiormente il Napoli del Milan, che avrà bisogno di tempo". 
     
    Tornando ai bomber: chi vince la classifica marcatori? 
    "Lotta a tre Icardi-Higuain-Dzeko. E spero si inserisca Belotti, che è il miglior attaccante italiano. Mi auguro pure 15 gol di Pazzini per salvare il Verona. Come valore assoluto i top sono Higuain e Icardi. Mertens non l’ho dimenticato, semplicemente penso che si dividerà le reti con Callejon e Insigne". 
     
    Dovesse costruire al computer il numero 9 dei sogni? 
    "La grinta di Belotti, i movimenti in area di Icardi, la tecnica di Higuain e la potenza di Dzeko. Per uno così sarebbero pochi pure i 222 milioni spesi per Neymar. Altro che sceicco..." 
     
    Il segreto per essere re dei bomber? 
    "Avere fame, sempre. Quando in partita realizzi una doppietta non ti devi accontentare, devi inseguire il terzo, il quarto. Poi non devi mai voler riposare o essere sostituito e devi mettere in conto almeno 7-8 gol sporchi. Io ero così". 
     
    Aveva qualche rito prima del debutto? 
    "Più che guardare video e stare a calciare delle ore in porta, parlavo con i compagni: dicevo loro come e quando servirmi. E poi scommettevamo. Del tipo: se mi fai due assist alla prima di campionato poi ti pago una cena. Con le classifiche marcatori vinte con Fiorentina, Verona e Bayern ho speso una fortuna tra cene offerte e rolex regalati". 
     
    A bruciapelo: un nome per il fantacalcio? 
    "Pavoletti". 

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