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    Tonelli: 'Mourinho? Non sono per i nomi. Lukaku-Lautaro? Quando Pratali marcava Ronaldo...'

    Tonelli: 'Mourinho? Non sono per i nomi. Lukaku-Lautaro? Quando Pratali marcava Ronaldo...'

    Nella lunga intervista rilasciata dal difensore della Sampdoria Lorenzo Tonelli a Il Secolo XIX, il centrale blucerchiato non ha parlato soltanto del club genovese. Il giocatore ha toccato pure parecchi temi del campionato, a partire dalla sfida di domenica, che lo contrapporrà, insieme a Colley, alla terribile coppia dell'Inter Lukaku-Lautaro: "Lukaku tocca a chi gioca centrale di sinistra, meno male. Se gioco io a destra mi prendo il piccoletto, molto meglio. È sempre bello cercare di confrontarsi con giocatori più forti. Poi, come disse il mio vecchio ds Pino Vitale a Francesco Pratali ai tempi dell’Empoli quando doveva marcare Ronaldo il Fenomeno, io non ho mai visto un giocatore in bocca a un altro. Nessuno mangia nessuno, te la giochi sempre con tutti uno contro uno".

    Tonelli è nato a Firenze, ma il tifo per la Viola è rimasta una questione più relativa alla famiglia: "Sono cresciuto a Firenze con un nonno e uno zio sfegatati per la Viola ma quando mi proponevano di andare allo stadio io rispondevo sempre di no, preferivo andare al campetto a giocare piuttosto che guardare altri farlo".

    Adesso in Serie A arriva Mourinho, ma Tonelli non dimentica Sarri: "Io vado controcorrente: io non sono per i nomi, amo un allenatore che porta risultati, non solo vittorie e trofei, con un modo di pensare calcio che trasmette alla squadra. Mi dispiace per Sarri, dentro di me ho pensato che la Roma potesse essere la piazza giusta per lui. Non come a Torino dovera più difficile entrare nella testa dei giocatori. Vedremo Mou".

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