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    Tonali: 'La verità sul provino al Milan. Volevo diventare calciatore o...santo! Mezzala o regista? Dipende'

    Tonali: 'La verità sul provino al Milan. Volevo diventare calciatore o...santo! Mezzala o regista? Dipende'

    "E' molto più completo di me". Se non suona come un'investitura, poco ci manca. Parole e musica pronunciate da Andrea Pirlo in merito a Sandro Tonali. Il giovane centrocampista del Brescia, desiderato e conteso da Inter e Juve - i nerazzurri, come vi abbiamo riportato ieri. sono in vantaggio -  si racconta a Sport Week. "Esagerando, Pirlo mi ha dato ragione: non ci somigliamo. Ma da qui a dire che io sia un giocatore più completo di lui...Quando due miei amici i hanno girato sul cellulare la diretta Instagram nella quale si esprimeva così, ci sono rimasto. E ancora adesso sono senza parole. Posso solo rispondergli con un 'grazie'".

    SUGLI INIZI - "Sant'Angelo Lodigiano vive di calcio. Andavo allo stadio e c'erano sempre mille persone, anche in Terza categoria. Il resto lo hanno fatto Enrico (suo fratello, ndr) e l'oratorio. Da lì è partita la mia scalata verso la cima della montagna. La Lombardia Uno? È la mia prima vera squadra. Doveva andarci mio fratello e mi ero messo in mezzo anch'io. Al provino ci portò mamma. Dopo due o tre anni lì, le proposte di Parma e Piacenza. Scegliemmo la seconda perché più vicina a casa. Avevo già ben chiaro che, coi sacrifici necessari, sarei potuto arrivare anche in capo al mondo".

    SUL MILAN - "Il Lombardia Uno era affiliato al Milan. Ognu due o tre mesi, cinque o sei bambini venivano chiamati al Vismara, dove si allenano i giovani del club. Non posso dire che mi abbiano scartato: non mi hanno proprio preso in considerazione. Forse ero troppo piccolo".

    SUL RUOLO - "Mezzala o regista? Sai che non lo so? Mi piacciono entrambi. Dipende da come si schiera l'avversario: contro un 4-4-2 ho più spazio come mezzala, se ho di fronte un trequartista mi piace stare davanti alla difesa perché, saltato lui, ho il campo davanti".

    SUL SOGNO DA BAMBINO - "Diventare calciatore. L'avevo chiesto anche in una letterina indirizzata a Santa Lucia. Le avevo dato un'alternativa: o calciatore, o santo. Poi ho capito che per la santità mi sarei dovuto impegnare troppo e ho detto: facciamo calciatore".

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