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    Tonali incarna il milanismo come i grandi del passato

    Tonali incarna il milanismo come i grandi del passato

    • Daniele Longo
    Dall’inferno al Paradiso in tre minuti. Quel lasso temporale, dal minuto 75 al 78, che rischia di rimanere scolpito nella storia di questo campionato. La festa del Milan l’ha organizzata Oliver Giroud: il numero 9 francese ha ricordato a tutti che non si diventa campioni del mondo per sbaglio. Ma l’ex Chelsea deve ringraziare anche chi ha sorretto la nave quando la tempesta dell’Inter imperversava sulla partita. Dalle straordinarie parate di Maignan alla ‘garra’ di Bennacer e Tonali. Proprio quest’ultimo merita una menzione particolare non tanto per la prestazione offerta quanto per il valore simbolico che ha incarnato per per tutti i 95 di gara. Un ‘milanismo’ che tanto piace ai tifosi rossoneri. 

    NUOVO CAPITOLO - Sandro Tonali ha strappato applausi convinti a fine gara. Sorride quel ragazzo che ha realizzato il suo sogno. “Mi puoi dire se diventerò un calciatore?". Lo scriveva lui stesso in una letterina indirizzata a Santa Lucia. Aveva solo 10 anni, ma già le idee chiare. Chi conserva questo foglio sacro è nonna Gina. Tra le richieste c’era anche il Milan: "Pantaloncini, maglietta e calzettoni". Questo talento classe 2000 è pronto a ripercorrere le orme dei grandi milanisti del passato come Maldini e Baresi. La strada per arrivare a quei successi è lunga e, forse, irripetibile ma di certo non manca la testa giusta. Magari dopo questa sera scriverà una nuova lettera a Santa Lucia.

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