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  • Tonali ha scommesso sul Milan, ecco perché 10 mesi di squalifica sono troppo pochi

    Tonali ha scommesso sul Milan, ecco perché 10 mesi di squalifica sono troppo pochi

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Se per aver scommesso su siti illegali e sul calcio, ma mai sulla Juventus, Nicolò Fagioli ha patteggiato sette mesi di squalifica (la rieducazione è accessoria), i dieci mesi inflitti a Sandro Tonali sono veramente nulla. Sia perché l'ex milanista aveva fatto puntate sulle squadre in cui ha giocato, sia perché non c'entra nulla che fossero sulla vittoria e non su pareggio e sconfitta. Pur ammettendo che quest'ultima possibilità rappresenterebbe un'aggravante (e avrebbe spalancato l'ipotesi di risultati alterati), aver scommesso sul risultato della propria squadra è infinitamente più grave che non averlo fatto per niente. 

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    Siccome, però, la chiarezza e la coerenza ci fanno da maestre, vogliamo ribadire che entrambe le condanne, quantunque patteggiate, non siano eque in rapporto al reato sportivo commesso. D'accordo la collaborazione (anche se Tonali non ha fatto nomi), d'accordo il ravvedimento e d'accordo anche la rieducazione, con annesso recupero, ma dalla possibile stangata (tre anni a salire) si è passati ad una comoda uscita di sicurezza. 

    E' vero che i calciatori hanno una carriera ad alto livello della durata di 10-12 anni e amputarla di un quarto sarebbe stato drastico. Tuttavia è dovere dell'istituzione far capire a tutti che anche scommettere ha risvolti eticamente esecrabili e non facilmente emendabili. Insomma, pur senza stroncare nessuno, personalmente mi sarei aspettato diciotto mesi di squalifica per Fagioli e due anni per Tonali. Saremmo rimasti abbondantemente sotto i tre anni e - parere personale - il messaggio poteva arrivare più nitido: chi scommette, paga. Gli sconti sono regali. 
     

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