AFP via Getty Images
Tokyo 2020: due atleti sudafricani positivi al Covid, sono nel villaggio olimpico. E scattano le quarantene
L'allarme Covid si allarga a macchia d'olio all'interno del villaggio olimpico. Dopo la notizia di ieri, della prima positività a Tokyo da parte di un membro dell'organizzazione - che andava ad aggiungersi agli altri 14 casi riscontrati nei giorni scorsi presso persone in qualche modo legate all'evento - la federazione sudafricana ha annunciato ufficialmente nella giornata di oggi i casi di due componenti della nazionala maschile di calcio e di un altro soggetto.
Dopo le prime indiscrezioni rese pubbliche dal direttore aggiunto dei Giochi Pierre Ducrey, è stata la Federazione del Sudafrica ad annunciare che gli atleti risultati positivi al tampone sono Thabiso Monyane e Kamohelo Mahlatsi, mentre il terzo soggetto non si trova nella struttura situata nella baia di Tokyo, che ospita circa 11.000 sportivi, e sarebbe un componente dello staff. Qualche ora dopo è stata rivelata la positività anche del coach della nazionale di rugby a 7. Una situazione che inizia a farsi sempre più preoccupante e che viene seguita con estrema attenzione e inquietudine dalle autorità sanitarie giapponesi, visti gli oltre 1400 casi di positività al Covid emersi negli ultimi giorni, la cifra più alta da gennaio ad oggi e che ha imposto nuovamente il lockdown in diverse città del Paese.
Insieme ai tre nuovi casi rilevati nelle scorse ore, per quanto riguarda la giornata di oggi va rilevato che la squadra d'atletica australiana e la nazionale di rugby a 7 del Sudafrica sono state sottoposte preventivamente alla misura della quarantena. Identica situazione per 6 componenti per la squadra di atletica della Gran Bretagna, che sarebbero entrati in contatto con un positivo al Covid.
Dopo le prime indiscrezioni rese pubbliche dal direttore aggiunto dei Giochi Pierre Ducrey, è stata la Federazione del Sudafrica ad annunciare che gli atleti risultati positivi al tampone sono Thabiso Monyane e Kamohelo Mahlatsi, mentre il terzo soggetto non si trova nella struttura situata nella baia di Tokyo, che ospita circa 11.000 sportivi, e sarebbe un componente dello staff. Qualche ora dopo è stata rivelata la positività anche del coach della nazionale di rugby a 7. Una situazione che inizia a farsi sempre più preoccupante e che viene seguita con estrema attenzione e inquietudine dalle autorità sanitarie giapponesi, visti gli oltre 1400 casi di positività al Covid emersi negli ultimi giorni, la cifra più alta da gennaio ad oggi e che ha imposto nuovamente il lockdown in diverse città del Paese.
Insieme ai tre nuovi casi rilevati nelle scorse ore, per quanto riguarda la giornata di oggi va rilevato che la squadra d'atletica australiana e la nazionale di rugby a 7 del Sudafrica sono state sottoposte preventivamente alla misura della quarantena. Identica situazione per 6 componenti per la squadra di atletica della Gran Bretagna, che sarebbero entrati in contatto con un positivo al Covid.