
Toccante lettera di Burdisso a Luci: 'Credi in Dio e lotta per Marco ogni giorno. Io e la Roma siamo con te'
Ci sono silenzi che sono troppo duri da raccontare e sofferenze che possono scuoterti fin dentro l’anima. Ti prendono il cuore e lo stringono, lasciandoti una sensazione di bruciore pulsante, angoscia, quel senso di ‘non ritorno’ che toglie il fiato e ti consegna, tremendamente solo, alla sofferenza. Andrea Luci, capitano del Livorno, ha trovato la forza per resistere a tutto questo e ha raccontato al mondo intero il suo dramma nella redazione de Il Tirreno (quotidiano toscano): suo figlio di 6 anni è affetto da un male incurabile, si chiama fibrodisplasia ossificante progressiva e non lascia scampo. S’impossessa del corpo e lo consuma poco alla volta, fino alla morte. Andrea Luci l’ha fatto per sensibilizzare l’opinione pubblica e sollevare l’attenzione verso la Fop Italia Onlus, organizzazione molto attiva nel campo della ricerca.
Appello. Non è caduto nel vuoto: con lui si è schierata tutta Livorno, i tifosi della Curva Nord raccoglieranno fondi in occasione della partita contro la Juventus. Andrea Luci sarà in campo, con l’anima in riserva e il cuore che non parte. Ma in campo per suo figlio, per i padri e le madri che – come lui – vengono trascinati dal fiume silenzioso di dolore e rassegnazione, perché veder morire i propri figli ti scava un solco profondo e poi ti risucchia nello sconforto. No, Andrea Luci combatte e resiste. Lui, testimonianza vivente per scuotere le coscienze, informare.
Andrea, questa è la partita più importante che devi giocare, da papà che ha passato una malattia difficile insieme a mia figlia, ti consiglio solo di andare avanti, con fede in Dio e facendo tutto quello che hai a disposizione . Non pensare al risultato, cerca di lottare giorno dopo giorno, per Marco e per la tua famiglia. Tutto andrà bene… Io e tutta la squadra della Roma ti abbracciamo in questo momento. E col tempo questo sarà solo un ricordo. Forza!