In tribuna inferiore e persino in tribuna stampa c'erano veronesi che fotografavano con i propri telefonini lo spettacolo offerto dai quattromila tifosi della Sampdoria durante tutta la partita. L'invasione è stata colorata e pacifica. Preparata con cura da una decina di giorni e riuscita alla perfezione anche grazie alla collaborazione del Chievo Verona. Non solo nessuna restrizione, ma una curva intera dedicata al tifo blucerchiato: di sopra i non tesserati, di sotto i tifosi muniti di tessera.

Tutti sono arrivati a Verona con i colori della Sampdoria addosso. Colori che peraltro sventolavano sulle autostrade, sotto forma di sciarpe appese ai finestrini delle auto, già dalle prime ore della mattina. Alla fine l'invasione è tornata utile anche a Campedelli, l'oculato presidente del Chievo che da anni mantiene il quartiere in paradiso: quasi 15mila paganti per un incasso che ha sfiorato i 150mila euro. Buttali via, per una partita che, si vedrà già poco dopo l'inizio, non avrà molto da dire. Ai tifosi della Sampdoria non è importato troppo. Hanno incitato come al solito, più del solito. Mentre i tifosi del Chievo hanno fischiato la propria squadra per il poco coraggio mostrato in campo, quelli blucerchiati hanno applaudito i giocatori della Samp: un punto è meglio di niente, di questi tempi.

(Il Secolo XIX)