Lazio, i tifosi:| 'Reja, uno di noi'
Tremila tifosi, centinaia di bandiere e Olympia che spiega le ali come volesse abbracciare tutta la gente accorsa per salutare la Lazio prima in classifica. La contestazione e l'amarezza di appena qualche mese fa sembra finalmente una parentesi chiusa. Come è chiusa in Campidoglio la battaglia istituzionale con la vittoria di Olympia, che domenica contro il Cagliari potrà volare sul prato dell'Olimpico orgogliosa come ieri, nell'amichevole che la Lazio ha giocato con la Nuova Tor Tre Teste (6-2, doppietta di Zarate, Rocchi, Kozak, Del Nero e Gonzalez).
La festa è scattata con un boato, quello che ha salutato l'ingresso in campo di Edy Reja, ormai 'uno di noi' nei cori del popolo biancoceleste. Un coro che ha intimidito il tecnico, che s'è limtitato a un sorriso e un saluto prima di filare al suo posto, in panchina, con una fretta che sembrava dire 'tutto questo è troppo per me'. Altro boato per Hernanes, ormai diventato il vero beniamino dei tifosi. Il suo sorriso ha contagiato tutti, le sue magie in campo mandano in visibilio la gente. Tutto questo senza dimenticare Zarate: per lui un coro c'è sempre, perché il suo primo esplosivo anno nessuno lo ha dimenticato.
Fra i giocatori più acclamati c’è anche Mauri, fino a qualche tempo fa uno dei più contestati. Oggi, è il nuovo idolo di casa, perché se la Lazio può guardare, solitaria, tutti dall'alto, gran parte del merito è anche suo. Da brutto anatroccolo a cigno il passo è stato breve per il centrocampista che oggi è diventato protagonista anche in Nazionale. Segno dei tempi che cambiano è di una Lazio, pronta nuovamente a stupire perché, come sottolinea timidamente un tifoso, 'sognare non costa nulla'.
Poi, prima di lasciare Formello, un altro coro unanime: 'Domenica tutti allo stadio'. Già, perché nonostante nessuno lo voglia dire apertamente, c'è la certezza che questa squadra possa stupire ancora.
(Leggo - Edizione Roma)