Thiago Silva: 'Mi prendo il Milan sulle spalle'
Probabilmente non ci sarà contro il Novara ma è già proiettato sul prossimo anno. Ieri, Alessandro Nesta lo ha definito il suo erede, lui, Thiago Silva, è pronto a raccogliere la sua eredità come leader assoluto della retroguardia. A margine della premiazione dei MilanNews.it Awards tenutasi oggi a Milanello, il difensore brasiliano ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni ringraziando i tifosi del premio ma anche parlando di quello che sarà la nuova stagione per lui:
Thiago, per il secondo anno sei stato nominato miglior giocatore dai tifosi e dalla stampa. Cosa vuol dire per te?
“Vuole dire tanto. Anche perché non è facile vincere lo stesso riconoscimento per due anni di fila. Ogni anno che passa è sempre più difficile confermarsi. Quest’anno ho vinto con l’1% di differenza su Boateng e spero di vincere ancora l’anno prossimo e di continuare a fare bene perché le mie motivazioni sono ancora tante e spero di poter continuare a fare bene qui”.
Ieri Nesta ha detto che il nuovo Nesta è già al Milan e si chiama Thiago Silva. Che responsabilità è per te?
“E’ una responsabilità molto grande. Prima avevo la responsabilità d’essere l’erede di Maldini perché andavo a prendere il suo posto mentre adesso smettendo di giocare nel Milan un altro grande giocatore come Nesta… Sinceramente è difficile descrivere un grande campione come Sandro. Lui è un grandissimo, mi ha aiutato tantissimo in questi due anni dove abbiamo giocato insieme e mi dispiace tanto perché è un grande dentro al gruppo che sa fare spogliatoio. Con la sua partenza, il Milan perde tanto”.
L’anno prossimo sarai ancora di più il leader della difesa. E’ una cosa che ti piace?
“Tutti i grandi giocatori hanno grandi responsabilità. Io ho una grande percentuale ma non ci sono solo io. Insieme alla squadra, se siamo concentrati su quello che dobbiamo fare e sugli obiettivi che ci vengono prefissati, possiamo fare delle grandi cose. Il Milan non è solo Thiago Silva, abbiamo tanti giocatori di qualità per ripartire subito e fare bene”.
Domenica un pezzo di storia del Milan saluterà San Siro. Quanto mancheranno questi giocatori nello spogliatoio?
“Io so solo di Pippo ma al di là di tutto, il Milan perde tanto con gli addii di Nesta, Clarence, Pippo, Zambrotta. Uscendo questi grandi campioni, non è facile ripartire subito. Se si fa una squadra nuova, al 100% o cambiando molti tasselli non è semplice essere subito competitivi quindi devi avere giocatori di qualità, di personalità come Ibra per avere dei valori in più. Con i giocatori che rimarranno e di qualità, come ad esempio Nocerino, che ha fatto benissimo, o Ibra, possiamo, come detto prima, ripartire subito per fare bene”.
La somma dei numeri che porti sulla maglia fa 6. Molti tifosi ti hanno indicato come l’erede di Baresi e anche lui lo ha detto più volte. Cosa ne pensi?
“Mi fa piacere perché essere accostato a Baresi mi fa molto piacere e spero di fare ancora bene perché io ho tanti motivazioni per fare bene qui. Spero di continuare a fare bene perché voglio ripetere la bella storia che ha fatto Franco qui così come l’ha fatta Maldini”.