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    Thiago Silva come Sheva e Kakà?

    Thiago Silva come Sheva e Kakà?

    L'interesse c'è, il flirt anche. Il Barcellona ha scelto Thiago Silva come prossimo grande acquisto e farà di tutto per strapparlo al Milan nelle prossime finestre di mercato. Impossibile a gennaio, poco praticabile ad agosto, possibile nell'estate 2013. Tutto questo nonostante le smentite di Galliani e dello stesso difensore brasiliano che nella conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Bate Borisov ha ribadito di voler rimanere al Milan fino alla fine del suo contratto (giugno 2016) e di voler diventare capitano come Maldini o Baresi.

    Parole importanti, che però lasciano il tempo che trovano. L'affaire Barcellona non è archiviato, nei prossimi mesi ci saranno altri capitoli e la conclusione potrebbe essere un deja vu per il Milan. Anche Shevchenko prima e Kakà poi, non si erano risparmiati con le dichiarazioni di amore eterno ai colori rossoneri, per poi cambiare idea e accettare le leggi di mercato.  Il Dio Denaro, come sempre, la fa da padrone e se davvero arriverà l'offerta giusta Thiago Silva lascerà il Milan. Ieri il brasiliano ha detto di non voler parlare di Barcellona e di voler lasciar decidere Galliani e il suo procuratore il suo futuro. Agente che in questi giorni non ha chiuso la porta al Barcellona.

    Se un giorno i tifosi del Milan sentiranno parlare di bilancio da rispettare, di cessione inevitabile, di squadra competitiva anche senza Thiago Silva, non dovranno essere sorpresi. Maldini e Baresi, i difensori-bandiera, nel Milan non esistono più. Nonostante le parole. Troppe e inutili.

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