Thereau apre le ali per decollare con il Chievo
L'angelo francese non ha ancora schiuso le ali. Il tatuaggio che campeggia sulla schiena di Cyril Thereau, un autentico capolavoro, potrebbe far presagire buone cose. L'attaccante, arrivato dal calcio belga, non è riuscito ad esplodere al suo primo anno in Italia. Ci sta, capita anche ai campioni. Ma il Chievo ha deciso di concedere una seconda chance a Cyril. Che potrebbe iniziare a volare proprio adesso, planando dal Paradiso (inteso come centro di allenamento dei gialloblù) al Bentegodi con nuovi istinti da bomber di razza. L'ultima apparizione contro l'Osasuna ha offerto note liete sul suo conto. Al di là del gol messo a segno, Thereau ha dimostrato di essere a buon punto. In lotta per il ruolo di «spalla» ideale c'è anche lui.
VITA NUOVA. «La prima stagione in Italia- racconta Cyril- è stata difficile. Dovevo imparare il vostro calcio. Penso di avere capito tante cose. E poi sono partito quest'anno alla pari con tutti. Ho svolto la preparazione dall'inizio. Mentre l'anno scorso avevo fatto tutto in Belgio. Considero questo secondo anno al Chievo una seconda possibilità. E voglio giocarmela nel miglior modo possibile. È una storia nuova. Spero solo di non infortunarmi e di mantenere questa condizione. Non voglio altro».E SE FOSSE LUI? Giovanni Sartori cerca punte in giro per il mondo. Per consegnare a Pellissier il partner giusto. Un anno fa Thereau era arrivato a Verona proprio con il compito di regalare assist a Pelobomber e gol pesanti alla squadra di Pioli. I gol non sono arrivati, Cyril si è pure infortunato. Ma se fosse lui l'uomo giusto? Magari in ritardo. Magari ancora in tempo per poter lasciare il segno. «Mi auguro possa davvero essere così. Purtroppo il calcio italiano pretende solo una cosa da noi attaccanti: gol, tanti gol. Per forza di cose cerco continuità e qualcosa di diverso dall'anno scorso. Di sicuro, devo fare più gol». Già, due reti. Una decisiva, messa a segno con il Cesena. Vittoria al fotofinish proprio con un guizzo di Cyril. L'altra sua rete è passata, invece, inosservata, perché arrivata al Sant'Elia. Quando il Chievo andò in bambola contro il Cagliari. Meglio, comunque, azzerare e ripartire. NUOVO CINEMA MIMMO. Il nuovo modulo proposto da Di Carlo lo ha subito esaltato. «Il 3-5-2 fa per me. Non c'è il trequartista, e sono io quello che ama venir a prendere palla. Con Pellissier sto affinando il feeling, e comunque credo che le nostre caratteristiche possano sposarsi bene. Questo modulo mi permette di esprimermi in maniera diversa rispetto alla passata stagione. E quello che mi viene chiesto di fare si avvicina molto al mio modo di pensare il calcio».
SCELTA DECISA. Alla riapertura del mercato si era parlato della possibilità di veder partire Thereau. Di fatto al Chievo non aveva trovato grande spazio. E su di lui Sartori si era espresso in maniera molto chiara. «Cyril era abituato a giocare sempre. Qui da noi ha trovato una forte concorrenza. Se accetta le regole del gioco, può sicuramente giocarsi le sue chance». Detto e fatto. Thereau ha scelto: «Voglio restare, non penso a niente di diverso dal Chievo. Qui mi sono trovato bene. E con un anno di esperienza alle spalle credo che potrò sicuramente avere un impatto diverso con il campionato». Lo avevano cercato in Francia. Si era pure fatto sotto il Bologna. Chiacchiere di mercato. Niente di più. «Il Chievo ha creduto in me- spiega ancora-. E io penso che con la giusta condizione potrò dare al club quello che tutti di aspettano da me». Basta aprire le ali e provare a volare. Chievo cerca gol nuovi. Thereau spera di poter essere il nuovo colpo di mercato. Un anno dopo. Non troppo tardi per provare a stupire.
