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    Milan, Theo Hernandez si è preso la Francia: che errore non portarlo all'Europeo

    Milan, Theo Hernandez si è preso la Francia: che errore non portarlo all'Europeo

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    Un tormentone di questi mesi, soprattuto quelli precedenti l'Europeo poi vinto dall'Italia, faceva più o meno così: la Francia ha così tanti giocatori di talento da poter vincere anche schierando la terza scelta per ogni ruolo. Forse un'esagerazione, ma un concetto condiviso più o meno universalmente per spiegare l'imbarazzo della scelta e l'abbondanza per Didier Deschamps. Che poi, qualcosa nelle scelte, l'ha effettivamente sbagliato all'Europeo. Ecco perché sta cambiando e ricambiando la Francia, anche faticosamente, dando spazio e opportunità a chi all'Europeo già credeva, sperava, di poter partecipare. Un esempio sotto gli occhi di tutti almeno in Italia era rappresentato da Theo Hernandez. Tra i giocatori più decisivi di tutta la serie A, tra i motivi del ritorno al vertice del Milan, tra gli esterni sinistri più ambiti su tutto il mercato internazionale. Eppure, chiuso in Nazionale, con Deschamps che in quella occasione gli preferì il fratello Lucas (disastroso allo Stadium contro il Belgio) e Lucas Digne, per poi finire a giocare con Adrien Rabiot terzino sinistro. Tra le scelte sbagliate del ct, quindi, quella di tagliare fuori l'esterno rossonero. Non a caso il nome di Theo è poi diventato uno di quelli sottolineati in rosso per il nuovo corso della Francia, il debutto a settembre e la prima vera grande occasione contro il Belgio in questa semifinale di Nations League. Mossa, questa sì, azzeccata. Perché il finale è tutto di Theo Hernandez, che dopo aver duellato per tutto l'incontro con Castagne trova la forza, l'energia, la lucidità per farsi trovare al posto giusto nel momento giusto: scatto, controllo, tiro imparabile. Gol. Di Theo Hernandez, alla Theo Hernandez. 

    SOLUZIONE E RIMPIANTO - Se Deschamps può voltare pagina con la sua Francia dopo un Europeo deludente è anche perché davanti continua ad affidarsi ai suoi fenomeni, più Mbappé e Benzema che Griezmann. Ma anche perché non era solo un luogo comune quel tormentone sulle terze scelte in grado di vincere contro ogni altra Nazionale. L'esempio lampante è proprio rappresentato dal gioiello del Milan, che in questa Francia si è inserito in un amen andando a colmare uno dei buchi più evidenti che si erano palesati all'Europeo. Dimostrando di essere una soluzione, d'ora in avanti difficilmente Deschamps lo lascerà ancora fuori. Ma anche un grande rimpianto, perché sì, nemmeno un paio di mesi fa si poteva considerare Theo una terza scelta. 
     

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