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    Theo Hernandez, il re dei dribbling: è l'esempio di quello che vuole Maldini

    Theo Hernandez, il re dei dribbling: è l'esempio di quello che vuole Maldini

    • Angelo Taglieri
    Theo Hernandez è uno dei punti di forza del Milan di Pioli. Lì a sinistra è una certezza: spina nel fianco per le difese avversarie, muro invalicabile in queste ultime partite. E quando lascia spazio all'avversario, recupera con la sua straripante fisicità. Il terzino francese, che non trova spazio nella selezione di Deschamps, è intoccabile: gioca sempre e, salvo sorprese, anche contro il Celtic sarà lì, a fare avanti e indietro, senza conosce sosta. 

    RE DEI DRIBBLING - Un fattore quando la palla ce l'hanno i compagni, ma ancora di più quando si ingobbisce e parte a tutta velocità. E non è un caso che sia il giocatore del Milan a fare più dribbling in Serie A: primo assoluto tra i rossoneri con i suoi 19 dribbling riusciti, sesto assoluto alle spalle di De Paul, Messias, Schouten, Amrabat e Sottil. L'uomo in più. nel calcio moderno, è tutto. E Theo, per questo Milan, se non è tutto poco ci manca. 

    ESEMPIO - Fondamentale in campo, l'ex Real Madrid è uno dei fiori all'occhiello delle campagne di mercato di Paolo Maldini. Anzi, Theo è l'esempio perfetto di quello che cerca Maldini: un giocatore forte nell'uno contro uno da inserire poi in un sistema. E così è Theo: fortissimo contro l'uomo, sia in fase offensiva che difensiva, e ora anche migliorato nel lavorare di reparto. Poche volte si fa sorprendere alle spalle, quasi mai si fa saltare dal suo diretto avversario. Inamovibile. E infatti, Pioli, non ci rinuncia mai...

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