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Theo Hernandez: 'Ero a un passo dal Napoli, ho scelto il Milan per Maldini. L'infortunio? Volevano operarmi, ma...'
Theo Hernandez, come va l'ambientamento al Milan?
"Nella prima amichevole contro il Novara ho segnato, era l'ideale. Poi malauguratamente mi sono infortunato alla caviglia contro il Bayern negli Stati Uniti. Il dottore mi voleva operare, ma io non ero d'accordo e allora ho chiamato Paolo Maldini e l'abbiamo evitato. Sono tornato a metà settembre nel derby, e da allora gioco. Il club ha fatto di tutto per mettermi nelle migliori condizioni. Castillejo e Reina hanno facilitato il mio percorso di integrazione. Ora vado d'accordo con il nuovo allenatore, ho segnato, fatto, assist, ma vorrei che andasse meglio per la squadra"
Cosa la ha spinta a lasciare il Real Madrid per il Milan?
"Avevo bisogno di giocare e il mio incontro con Paolo Maldini mi ha fatto cambiare idea. È venuto a trovarmi a Ibiza, abbiamo legato immediatamente. Maldini è un mito, probabilmente il migliore di sempre nel mio ruolo. Abbiamo parlato e mi conosceva bene. Quando è uno come Maldini che ti sceglie ti dà fiducia".
Aveva ancora un contratto di 4 anni col Real...
"Vero, il Real è stato un passaggio importante. Nel 2017-18 ho giocato (23 partite) ho vinto la Champions e quella stagione abbiamo vinto praticamente tutto insieme a mio fratello (che vinse l'Europa League con l'Atletico Madrid ndr.). Non è stato facile. L'anno scorso ero in prestito alla Real Sociedad e ho discusso con il mio agente e abbiamo deciso che era meglio per me lasciare la Spagna".
Aveva altre opzioni oltre al Milan?
"Quella di arrivare al Napoli era molto calda. Ho parlato con Carlo Ancelotti e sono stato anche a un passo dal Bayer Leverkusen. Ho avuto contatti con club inglesi importanti, ma c'erano meno garanzie di continuità di gioco".
Nazionale, Francia o Spagna?
La mia decisione è stata presa già da alcuni anni. Ho giocato per la Francia prima dei 18 anni anche se la Spagna ha provato a chiamare sia me che Lucas. Il suo successo con la Francia ha ulteriormente rafforzato questa scelta. Sono così orgoglioso di vederlo campione del mondo. Se sogno di giocare con lui? Lucas è un modello per me. È sia mio fratello maggiore sia il mio migliore amico. Ci raccontiamo tutto. Quindi, sicuramente, spero di giocare con lui.