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    Thailandia, monaci buddisti positivi alla metanfetamina ed allontanati dal tempio

    Thailandia, monaci buddisti positivi alla metanfetamina ed allontanati dal tempio

    • Giacomo Lippi
      Giacomo Lippi
    Nel distretto di Bung Sam Phan, situato nella provincia di Phetchabun, nella Thailandia del Nord, un tempio buddista è stato ufficialmente chiuso al pubblico. Il motivo della suddetta decisione, che ha suscitato un forte sgomento nella comunità locale, preoccupata di non potere celebrare alcun tipo di cerimonia
    all’interno della struttura, è legato alla vicenda della positività alla metanfetamina di tre monaci e un abate.

    LA SCOPERTA - Come riporta la stampa locale, la scoperta sarebbe stata causata da un blitz compiuto dalla polizia del posto, insieme alle autorità sanitarie nella mattinata; dopo avere fatto irruzione nel tempio, le forze dell’ordine hanno immediatamente sottoposto a test antidroga i monaci in questione, prima di allargare l’indagine al resto della comunità religiosa e di riscontrare le quattro positività. La struttura è rimasta attualmente vuota ed i monaci sono stati inviati in una clinica specializzata, mentre il principale funzionario del distretto, Boonlert Thintaphai, ha ufficialmente dichiarato che “verranno inviati altri monaci per permettere agli abitanti del nostro villaggio e di quelli circostanti di compiere liberamente le proprie attività religiose.

    LA REAZIONE DEL GOVERNO - Da ormai un mese il governo thailandese, con a capo Prayuth Chan-Ocha, ha lanciato un’importante e rigida operazione antidroga, vista la grande quantità di metanfetamina circolante nel confine tra Thailandia e Birmania, precisamente lo stato di Shan. Da qualche anno ormai il traffico di questo tipo di sostanze sta tenendo sempre più banco nei paesi citati ma la vicenda più recente che ha maggiormente, di fatto, convinto le autorità a dare il via a questa complicata operazione poliziesca è stata l’uccisione all’interno di un asilo di ben 37 persone, tra adulti e bambini, per mano di un ex poliziotto, precedentemente licenziato per possesso proprio di metanfetamina. La verità sul suddetto traffico di droga è stata svelata dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, che ha definito la Thailandia un punto di riferimento rilevante nello scenario di narcotraffico del sud-est asiatico, particolarmente concentrato nella tratta proveniente dal Myanmar fino al Laos. Inoltre, un altro dettaglio che non passa inosservato è il modico prezzo tramite il quale vengono vendute le singole pillole, che varia dai 20 baht (circa 50 centesimi) in giù.

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