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    Tevez: 'Soffro a vedere la Juventus così'

    Tevez: 'Soffro a vedere la Juventus così'

    Dall'Argentina, arriva un'interessante intervista a Carlos Tevez, che parla di Juventus e non solo ai microfoni di La Cornisa Tv.

    SULLA JUVENTUS - "Sto seguendo la Juventus e soffro a vederla così. Ho lasciato un pezzo di cuore a Torino. Pirlo aveva 37 anni, ma giocava come uno di 18. E anche Buffon, un fuoriclasse, sembrava un ragazzino. Lui ha addirittura giocato 5 Mondiali. Alla Juventus avevo dato tutto, ma veramente tutto. Il Boca arrancava, mi faceva male vederlo così e allora ho chiesto di andar via. Andavo a dormire pensando al giorno in cui sarei tornato alla Bombonera. Tanto la Champions l'avevo già vinta...(con il Manchester United, ndr)".

    SU MANCINI E IL CITY - "Nel 2011 non ero in condizioni per poter giocare a calcio. Mangiavo di tutto, avevo addirittura 8 chili di troppo. Ecco, ho imparato a dare il meglio di me da quel momento in poi. Ma non posso essere un modello per gli altri. Mancini? Tutti hanno parlato della mia lite con il Mancio ma nessuno sa la verità. Una volta mi ha fatto scaldare per molti minuti, poi ha tolto un attaccante per mettere un centrocampista, De Jong. E quindi mi fa: 'Preparati, vai a scaldarti per entrare'. Gli ho detto che ormai ero pronto, ma lui mi ha detto di continuare. Ho preferito dirgli di no, avevo già corso 10 minuti. E da quel momento non mi ha fatto più giocare".

    IL BOCA JUNIORS - "Sognavo tutti i giorni di tornare alla Bombonera. Amo il Boca, essere il giocatore più amato dalla gente a volte ti aiuta, ma molte altre ti mette al centro dell'attenzione. Se sbagli, ti criticano ferocemente. Devo dare l'esempio con questa maglia. A tutti, dai compagni ai tifosi. Arrivo presto all'allenamento, do tutto me stesso. Ho ancora da fare un po' di rodaggio perché sento dolore alle gambe. Magari me ne vado uno o due mesi al mare...".

    IL NO ALLA CINA - "Un club cinese mi ha offerto 20 milioni l'anno. Ma quando hai le idee chiare, i soldi non contano niente. Cosa ho perso pur di tornare al Boca? Beh, non conta. Conta quel che ho guadagnato, cioé la felicità".
     
     

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