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Terremoto Uefa, Boban si dimette. Frizioni con Ceferin: 'Non ha morale, pensa solo ai propri interessi'
CEFERIN VUOLE RICANDIDARSI - Dietro alle dimissioni c'è l'ennesima riscrittura dello statuto della Uefa che Ceferin sta portando avanti per tutelare la sua posizione e per permettergli di ricandidarsi per un quarto mandato. Le ultime modifiche, volute tra l'altro proprio dal presidente per "tutelare il sistema dal malgoverno del passato" (parole sue ndr.) imponevano a chiunque di non potersi ripresentare dopo il terzo mandato. Ceferin oggi sta cercando di cambiare, alla vigilia del nuovo congresso, proprio quella regola così da potersi ricandidare nuovamente per il suo quarto mandato consecutivo.
LE ACCUSE DI BOBAN - Con una lettera, un comunicato stampa, Boban ha voluto spiegare il motivo dietro alle sue dimissioni irrevocabili: "Ho parlato e discusso con il presidente dell'Uefa riguardo a un problema nato durante l’ultimo meeting dell’Esecutivo ad Amburgo. Si tratta di una proposta al Congresso di febbraio prossimo, per modificare lo statuto dell'Uefa e consentire allo stesso presidente di potersi candidare nuovamente dopo questo mandato che doveva essere il suo ultimo. Dopo aver manifestato la mia più grande preoccupazione e il mio totale dissenso, il presidente mi ha risposto che per lui non c’è nessun problema legale né tantomeno etico morale e che avrebbe perseguito senza alcun dubbio la propria aspirazione. Questo distacco da quei valori cancellando le riforme più importanti e sorprendente ed è incomprensibile, soprattutto in questo momento. Capisco bene che nulla è ideale, tanto meno io, e so bene che bisogna accettare la logica del compromesso, ma di fronte a questo fatto, se lo accettassi, andrei contro i principi e i valori comuni in cui credo fermamente. E non faccio il fenomeno, perché di certo non sono l’unico a pensarla così. Dispiace tanto ma, a malincuore, lascio Uefa…".