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Milan, hai buttato via un'altra partita: ecco cosa fa infuriare Gattuso
IL DUELLO DEI PORTIERI - L’assenza del Pipita si è fatta sentire soprattutto dopo l’1-0 di Biglia, quando il Milan ha avuto più spazio e più possibilità di segnare. Come detto, il raddoppio gli è stato impedito più volte da Terracciano, al suo primo campionato da titolare in Serie A. Ma nel duello dei numeri uno della Campania (Terracciano è della provincia di Caserta, il rossonero è di Castellammare di Stabia, provincia di Napoli) anche Donnarumma ha avuto un ruolo da protagonista.
ASSENZE EMPOLESI - Se a Gattuso mancava il suo miglior giocatore, ad Andreazzoli mancavano tre titolari, il terzino sinistro (fuori Pasqual e Antonelli, in quella posizione si è nuovamente adattato Veseli), l’interno muscolare (Acquah) e il trequartista (Zajc). Proprio la soluzione a quest’ultima assenza ha contribuito al gol rosssonero. Andreazzoli ha pensato al giovanissimo Traoré, classe 2000, un ragazzino di talento che punta sempre la porta avversaria, ma l’ha impiegato per una ventina di minuti da mediano puro nella marcatura di Biglia. In pratica, ha tolto un giocatore utile alla fase creativa consegnandolo alla fase difensiva che conosce assai poco. Quando Krunic, in modo superficiale e imperdonabile, ha regalato proprio a Biglia la palla del gol, Traorè stava già pensando a ripartire e non era in marcatura dell’argentino, la cui conclusione è stata deviata da Capezzi in rete. Più tardi Andreazzoli l’ha liberato da compiti di marcatura e si è visto qualche buon suggerimento.
OCCASIONI E PALO - Il secondo problema dell’Empoli era lo scarso contributo di La Gumina, il giocatore più pagato (9 milioni di euro) nella storia del calcio empolese. L’ex palermitano ha sbagliato un gol davanti a Donnarumma (bravissimo nell’uscita bassa), ha lavorato poco per la squadra e ha perso tutti i contrasti. Molto meglio Caputo che ha colpito un palo dopo la deviazione del portiere milanista.
MILAN OK IN ATTACCO - Se nella fase difensiva aveva qualche difficoltà per la lettura delle azioni empolesi più pericolose, quando attaccava il Milan faceva paura, soprattutto con i due interni, Bonaventura e Kessie, e con il prezioso lavoro ai fianchi di Calhanoglu. Gattuso aveva scelto Borini per sostituire Higuain. La mossa mirava a creare ancora più spazio per gli inserimenti delle due mezze ali: sulle loro conclusioni Terracciano è stato fenomenale.
IL PAREGGIO - L’Empoli ha avuto il merito di non mollare. Arrivava da 4 partite con 1 solo punto, aveva un gran bisogno del pareggio. A inizio ripresa ha alzato il ritmo, ma dietro il Milan ha retto bene. Andreazzoli ha tolto finalmente La Gumina per inserire Mchedlidze, al debutto stagionale. Un attacco toscano si è spento sui piedi di Romagnoli che ha cercato di liberare l’area, zappando una zolla, volata più alta del pallone stoppato in piena area proprio da Mchedlidze; per rimediare all’errore Romagnoli ne ha commesso un altro, buttando giù il georgiano. Rigore, botta di Caputo, uno a uno. Mancavano 20' alla fine, è entrato Cutrone, il Milan si è rovesciato davanti all’area empolese, ma Terracciano ha parato l’imparabile.
Alla fine restavano due dati che faranno imbestialire Gattuso. Il primo: l’88 per cento delle reti subite dal Milan in questo campionato sono arrivate nel secondo tempo (7 su 8) e questo stabilisce un record negativo per la Serie A. Il secondo: il Milan ha perso 7 punti da situazioni di vantaggio in questo campionato, almeno 3 più di ogni altra squadra. Sono cifre che lo manderanno su tutte le furie.
IL TABELLINO:
Empoli-Milan 1-1 (primo tempo 0-1)
Marcatori: 10’ p.t. aut. Capezzi (M), 26’ s.t. Caputo rig. (E)
Empoli (4-3-2-1): Terracciano; Di Lorenzo, Silvestre, Maietta, Veseli; Bennacer, Capezzi (30’ s.t. Rasmussen), Krunic; Traore (36’ s.t. Brighi); La Gumina (20’ s.t. Mchedlidze), Caputo. All. Andreazzoli.
Milan (4-3-3): Donnarumma G.; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Laxalt; Kessie (33’ s.t. Bakayoko), Biglia, Bonaventura; Suso, Borini (28’ s.t. Cutrone), Calhanoglu (28’ s.t. Castillejo). All. Gattuso.
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Ammoniti: 46’ p.t. Calabria (M), 8’ s.t. Maietta (E), 10’ s.t. Capezzi (E), 38’ s.t. Laxalt (M).