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    Tennis: dopo l'esclusione da Wmbledon per russi e bielorussi è la volta di Roma?

    Tennis: dopo l'esclusione da Wmbledon per russi e bielorussi è la volta di Roma?

    • Fabrizio Castellucci
      Fabrizio Castellucci
    Dal prossimo 2 maggio si terrà l’edizione numero 79 degli Internazionali di Tennis a Roma, con la finale in programma il prossimo 15 maggio.

    Dopo la chiusura da parte dell’amministrazione di Wimbledon, uno dei quattro grandi Slam della stagione, a tennisti russi e bielorussi, in Italia si sta discutendo di adottare misure analoghe. Un’eventuale misura di questo tipo escluderebbe dal tabellone atleti affermati quali Daniil Medvedev e Andrey Rublev, rispettivamente il secondo e l’ottavo nella classifica Atp, ma anche Aryna Sabalenka, numero 5 della classifica Wta.

    La scelta presa dall’All England Club, organo privato che gestisce il prestigioso torneo inglese, ha mosso molte critiche da parte di esponenti del mondo del tennis. L’ ITF (International Tennis Federation) ha esortato le federazioni a non invitare atleti russi e bielorussi alle proprie manifestazioni, con l’ammonizione di un declassamento del torneo in caso contrario, il tutto per prendere una decisione ferrea e critica sul conflitto Russia-Ucraina. Questo potrebbe spingere il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, a prendere la decisione di estromettere gli atleti delle due federazioni.

    Sulla questione è intervenuto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nonché membro del Cio (Comitato Olimpico Internazionale), che si è espresso così in merito alla vicenda “Spetta al governo prendere una decisione… La raccomandazione del Cio è nata dopo che la Russia ha commesso una gravissima violazione, mai successa in era moderna, la rottura della tregua Olimpica durante i Giochi paralimpici… Anche gli atleti sono vittime, chiaramente quelli che non sono usciti con dichiarazioni sulla guerra”.

    La Federtennis e l’Associazione Internazionale dei tennisti professionisti (Atp) si è schierata contro la decisione di escludere gli atleti, sta ora al governo l’ultima parola a una settimana dall’inizio del torneo.

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