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Tebas: 'Serie A con i fondi al livello della Premier. Su Psg, Fair Play e Superlega...'
FISCALITA' - “Dobbiamo essere rigidi nell’apporto di capitale illimitato nei club. Così, ripeto, aumenta l’inflazione. Nel mercato invernale lo vedremo con il Psg e forse col Manchester City. I giocatori possono finire solamente in alcune squadre e questa situazione va limitata. Noi abbiamo stabilito quanto può spendere un club per la propria rosa e per i propri tecnici. Abbiamo ridotto le possibilità di spesa e credo che questa sia stata una soluzione economica buona che ci ha portato a non dover chiedere soldi allo Stato, anzi quest’ultimo li ha chiesti a noi. Va stabilito un limite globale in base agli introiti stagionali della squadra, così si dribblano problemi come l’inflazione”.
ITALIA E FONDI - “Cosa mi piace? L’organizzazione della coppa e della supercoppa. Prenderei spunto da loro per questo. Tornando ai fondi, la Serie A deve capire che è il campionato che ha maggiori prospettive di crescita, ma per crescere è importante creare un modello appetibile per i capitali esteri, altrimenti si resta indietro. La Serie A con i fondi potrebbe avvicinarsi alla Premier League perché, ripeto, ha grandissime potenzialità. Io mi auguro con tutto il cuore che la massima serie italiana possa crescere e diventare un competitor per la Liga e la Premier”.
SUPERLEGA - "Il calcio europeo non è rappresentato solo da 20 club, per quanto grandi e potenti. Abbiamo più 1500 club, che non erano compresi all'interno del progetto Superlega. Aumentare gli introiti delle competizioni internazionali avrebbe diminuiti quelli delle competizioni nazionali, con la Superlega i valori audio-visivi della Serie A sarebbe senza dubbio diminuiti. In Spagna, con la Superlega, ci sarebbe stato 1,9 miliardi di entrate in meno all'anno. La Liga avrebbe perso d'importanza".