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Tavecchio: 'Balotelli? Non si può pensare agli sponsor'
Sul ritorno in Nazionale di Balotelli: "Conte dice che lo deve testare e io ne prendo atto. Non si può pensare a un'influenza degli sponsor nello sport. E' stata un'operazione complicata, ma alla luce del sole per avere Conte".
Sull'incontro col Coni: "Abbiamo aperto scenari insoliti per quello italiano. Potremmo prendere le riserve nel lungo e non nel breve, succede in tutto il mondo. Le obbligazioni che assumono gli imprenditori non sono a vista, abbiamo ipotesi di introiti nell'arco del mio mandato che possiamo monetizzare ma dovremo capire le garanzie. C'è bisogno di un sostegno giuridico per questo scenario. Già esistono fondi da introitare nei prossimi anni".
Sul provvedimento più difficile da realizzare: "In questo momento la maggioranza non ha i due terzi del consiglio federale e se non troviamo un accordo sarà difficile fare alcune riforme di cui siparla".
Sulla frase infelice sui giocatori extracomunitari: "Un'ora dopo feci una dichiarazione conciliativa. Sono stato ricevuto da Blatter sotto la bandiera dell'Italia e dell'Europa, mi diede una medaglia d'oro ma poi c'è sovrapposizione di potere. Ho tre figli africani in adozione e ho costruito due ospedali e una cooperativa di pomodoro".
Sull'utilizzo della tecnologia: "Io non ho mai detto che voglio la moviola in campo, ma l'utilizzo della tecnologia per il gol non gol, il dentro-fuori in area. La moviola è un altro discorso e la discrezionalità dell'arbitro non può essere alienata. Blatter mi disse di mandargli una lettera, gliel'ho mandata e l'ha sottoposta all'international board".
Sul rapporto con Lotito: "Vorrei chiarire che è uno dei dirigenti più preparati d'Italia. E' esuberante, ma a differenza di chi chiacchiera ha risolto i problemi della Lazio che non è impegnata con le banche, per qualità-prezzo è l'ideale con 90 milioni di fatturato finisce tra le prime cinque mentre altre che fatturano 250 sono dietro".
Sulle scommesse sportive: "Macalli ha avanzato lo scenario che l'utilizzo dei marchi non è sempre legittimo, non sono un giurista, se si deve fare si farà. Inoltre noi non possiamo trovare comunque un brand senza principi di lealtà".