Getty Images
Tare: 'Sogno la Lazio in Champions! I miei figli non andranno mai alla Roma...'
FUTURO IN ALBANIA – Racconta anche il suo futuro: “Uno dei miei sogni è tornare in Albania un giorno e contribuire alla crescita del calcio del mio paese. Al momento però è una cosa molto distante. Per tornare ci devono essere condizioni adeguate, visto che l’Albania è ancora lontana da dove può arrivare. Se dovessi tornare un giorno, metterei a repentaglio tutto ciò che ho fatto qui, ma mi piacerebbe farlo come una sfida personale”.
CHAMPIONS – Gli obiettivi stagionali sono chiari, Tare li delinea: “Il risultato più grande che posso raggiungere per la Lazio è la Champions League, mentre l’unica cosa che non posso accettare è che i miei figli giochino con la Roma. Essendo più laziali di me è impossibile che ciò accada. A Formello di solito sto nel mio ufficio, perché l’intimità dello spogliatoio è sacra per i giocatori. Mi capita nei corridoi e nella stanza dei massaggi di raccogliere degli impulsi, capire l’umore dei giocatori e intuire chi ha bisogno di un colloquio con me. Da uno sguardo riesco a percepire molto”.
TARE DIRIGENTE – L'evoluzione del ds Tare parte da un carattere impulsivo: “Ho raggiunto la maturità nel passaggio da calciatore a dirigente. Ero un attaccante molto impulsivo, mi sono trasformato in un direttore molto riflessivo. Ho tanto ottimismo nei momenti negativi: quando sono tutti rassegnati, mantengo la calma e credo che si possano ancora cambiare le cose. Questo aspetto spesso è stato decisivo. I calciatori mi dicono che ho tanta personalità, e il pensiero che tutto si possa raggiungere è la chiave del mio successo”.