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Tare: 'Ronaldo? Mi tolgo il cappello, complimenti alla Juve. Ma la Serie A è difficile!'
CRISTIANO RONALDO - Continua poi su Cristiano Ronaldo: “Ronaldo ha fatto un passo indietro lasciando il Real Madrid per la Juventus? Per carità, no! La Juventus è un club di livello mondiale assoluto. La società ha raggiunto due volte la finale di Champions League negli ultimi quattro anni. Il portoghese è ancora in un'età in cui può esprimere al meglio il suo calcio e vuole prevalere in uno dei migliori campionati del mondo. Questo è il suo obiettivo e per questo mi tolgo il cappello. Il campionato italiano è attualmente il più difficile al mondo”.
LAZIO E SERIE A - Tare racconta anche gli obiettivi della Lazio: "La Lazio è pronta per fare il salto di qualità? Certo, ma bisognerebbe parlare subito di obiettivi. Dobbiamo vedere come si sviluppa la squadra e come i nuovi arrivati riusciranno a integrarsi. Siamo fiduciosi, possiamo arrivare tra le prime quattro. La qualificazione per la Champions League è un obiettivo reale, possiamo raggiungerla".
Sulla Serie A: "La crisi in Italia è iniziata dopo il 2006. Il problema sono stati gli scandali, trascinati per troppo tempo. Anche in Germania ci sono stati problemi simili con le scommesse, ma li hanno risolti rapidamente. Proprio perché non volevano mettere a repentaglio l’immagine della Bundesliga. In Italia la magistratura è molto lenta ed è per questo che ci vuole così tanto tempo per risolvere i problemi. L’immagine del Paese e della Serie A ne ha sofferto. Negli ultimi anni qualcuno ha provato a cambiare le cose. Ci sono nuovi figure che sono entrate nel nostro campionato, come quelle dei club milanesi. Anche la Roma ha un nuovo proprietario, un americano che ha investito molto nel club. La qualità dei giocatori e degli allenatori c’è sempre stata, solo il campionato ha perso fascino. Negli ultimi 3-4 anni le cose sono migliorate e la Lega si è ripresa dagli scandali del passato".
LA NUOVA STAGIONE - Il ds ha anche parlato della stagione appena cominciata: "Il livello del campionato è di nuovo altissimo, perché molte squadre si sono rafforzate. Ma ci vorrà ancora tempo prima di tornare a livelli stratosferici. L’infrastrutture e gli stadi devono essere rinnovati, si deve anche investire nei giovani. Il campionato italiano tornerà ai suoi splendori nei prossimi anni. Alcuni club hanno sottovalutato una competizione come l’Europa League perché non abbastanza redditizia, finanziariamente e atleticamente. I club tedeschi, ad esempio, hanno approfittato di questo, perché l’Italia ha perso anche un posto in Champions League negli scorsi anni".